Confermati gli arresti domiciliari, Alfieri si dimette da sindaco di Paestum

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Paestum
Carlo Alfieri, ex sindaco di Capaccio Paestum

Questa mattina, 17 febbraio, Franco Alfieri ha rassegnato le proprie e irrevocabili dimissioni da sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno. La decisione è scaturita in seguito alla conferma degli arresti domiciliari da parte della Cassazione e dalle pressioni dei vertici regionali e nazionali dello stesso Partito Democratico.

“È con immensa sofferenza e tristezza, ma travolto dal senso di responsabilità, che comunico le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di sindaco della città di Capaccio Paestum e, di conseguenza, da Presidente della Provincia di Salerno.” – ha dichiarato Alfieri nella lettera di dimissioni protocollata al Comune e indirizzata al Segretario generale del Comune di Capaccio Paestum, alla giunta e al Consiglio comunale della città dei templi e al segretario generale della Provincia di Salerno – “Con fiducia ho atteso la decisione della Suprema Corte di Cassazione, ma invano. Ho capito che per ottenere giustizia e per far emergere la verità c’è bisogno di tempo e di fasi diverse, quel tempo in cui non è giusto ed opportuno coinvolgere Enti e Comunità amministrate. Enti e Comunità che debbono proseguire il cammino di progresso, sviluppo e crescita avviati in questi faticosi ma avvincenti anni, senza essere condizionati dalle mie azioni, decisioni e comportamenti. Per tutto ed in particolare per questi mesi, di mia assenza, voglio ringraziare tutti gli amministratori, i dipendenti e tutti coloro che a vario titolo hanno proseguito con responsabilità, pur in una condizione di estrema difficoltà, lo straordinario lavoro programmato e avviato teso al “Bene Comune”. Voglio, non per ultima, ringraziare la Comunità di Capaccio Paestum che, in questi anni, mi ha tributato quella fiducia e stima, essenziali, per spendere tutta la mia passione, coraggio e determinazione di cui ero capace. Stessa cosa per tutti gli amministratori salernitani che mi hanno dato il grande prestigio di essere Presidente di una Provincia tra le più importanti d’Italia. Sono certo e convinto che il tempo restituirà la verità, pur vivendo tutta l’amarezza di aver pagato tutto prima ancora che il processo avesse inizio. Con immutata stima e affetto”.

Alfieri è stato arrestato e condotto ai domiciliari a ottobre dello scorso anno, nell’ambito di un’inchiesta della procura di Salerno che ipotizza, a vario titolo e nei confronti di sei persone (tra cui la sorella Elvira Alfieri e l’ex capo staff Andrea Campanile) reati di corruzione e turbata libertà degli incanti. Le indagini, condotte Guardia di Finanza di Eboli e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno, hanno riguardato alcune procedure di affidamento di lavori, in particolare relative all’intervento di adeguamento, ampliamento ed efficientamento energetico dell’impianto di pubblica illuminazione a Capaccio Paestum. Secondo la ricostruzione accusatoria, gli indagati a vario titolo si sarebbero spesi per favorire l’azienda Dervit Spa nella aggiudicazione dei lavori.

Con le dimissioni di Alfieri si apre una nuova fase politica per il Comune di Capaccio Paestum e per la Provincia di Salerno. Tra venti giorni, il prefetto di potrà avviare l’iter per lo scioglimento del Consiglio comunale e la nomina del commissario prefettizio che resterà in carica fino alla prossima tornata elettorale. Alla Provincia, invece, si tornerà al voto per l’elezione del solo presidente presumibilmente entro metà maggio. Fino ad allora, il vice presidente Giovanni Guzzo ricoprirà la carica rimasta vacante.