Da oltre 6 mesi i carabinieri del comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari effettuano dei controlli, anche con l’ausilio di droni, per arginare l’abbandono di rifiuti e sversamenti da parte di imprese presenti nel bacino idrografico del fiume Sarno. Durante una prima fase di controlli erano state denunciate 48 persone e individuati 26 scarichi abusivi con conseguenti 15 sanzioni amministrative.
I carabinieri del gruppo per la Tutela ambientale di Napoli, i nuclei operativi ecologici di Napoli e Salerno e le forestali di Napoli, Avellino e Salerno, con la collaborazione dell’Arpac e sotto il coordinamento delle procure della Repubblica di Avellino, Nocera Inferiore e Torre Annunziata, negli ultimi 6 mesi, hanno controllato 246 attività produttive. Denunciato 144 persone e individuato 41 scarichi abusivi.
Inoltre sono 36 le aziende poste sotto sequestro e 47 le sanzioni amministrative per un importo totale di 225mila euro. Dalle analisi dei campioni d’acqua prelevati dai vari Comuni attraversati dal Sarno sono emersi, lungo tutto il corso del fiume, elevati valori di escherichia coli. Le principali cause d’inquinamento riguardano gli scarichi di reflui industriali illeciti da aziende che approfittano delle avverse condizioni meteo. Scarichi di acque meteoriche di dilavamento, provenienti dai piazzali esterni di attivita’ industriali in genere.
Infine lo scarico di reflui della rete fognaria di numerosi Comuni che ancora non dispongono di reti fognarie complete oppure non collegate ai depuratori esistenti.