di Claudio De Vito. E’ tornata d’attualità l’opzione Domenico Mungo per l’Avellino pronto a regalare la classica ciliegina sulla torta a Piero Braglia. Il tecnico biancoverde non ha mai smesso di confidare nell’arrivo, anche last minute, del suo pupillo ai tempi del Cosenza, che farebbe compiere un notevole salto di qualità alla rosa biancoverde in mezzo al campo.
Il folletto classe ’93 ha capito che per lui non c’è più spazio nel Teramo di Massimo Paci: anche contro il Palermo è partito dalla panchina per poi subentrare giocando metà del secondo tempo. Ecco allora che a sei giorni dal termine della sessione trasferimenti, l’Avellino si prepara a piazzare il colpo con un aggiornamento rispetto alla situazione di un mese fa.
Il club abruzzese infatti non chiederebbe soldi per il cartellino, nonostante l’esborso di un anno fa, bensì si accontenterebbe di liberarsi di un ingaggio piuttosto pesante, intorno ai 100mila euro netti a stagione. Due le opzioni alle quali l’entourage del calciatore starebbe lavorando: prestito gratuito con ingaggio totalmente a carico dell’Avellino oppure trasferimento a titolo definitivo alle stesse condizioni contrattuali di adesso in biancorosso: biennale ed ingaggio che al lordo supera i 400mila euro.
Insomma Domenico Mungo all’Avellino si può fare più di prima e si attende l’incontro tra le società per approfondire il discorso. L’alternativa sarebbe rappresentata da Simone Tascone, a spasso dopo la retrocessione d’ufficio del Picerno. Ma Piero Braglia spera di ottenere uno degli artefici della promozione in B del Cosenza nella stagione 2017/18, durante la quale Mungo giocò da mediano, mezzala, trequartista nel 4-2-3-1, punta accanto a Baclet e anche attaccante esterno nel tridente. Insomma un tuttofare, oltre che un elemento di indubbie doti tecniche per la categoria.