AVELLINO- Binge Drinking (dall’inglese, “abbuffata di alcolici”) ovvero il consumo di un grosso volume di alcolici in un breve periodo e le sostanze da abuso, prevalentemente le droghe sintetiche. Anche in Irpinia suona un campanello d’ allarme, soprattutto tra gli adolescenti. A confermarlo il direttore dell’Unità Complessa di Pediatria del Moscati di Avellino, il professore Edoardo Ponticiello, che ieri mattina ha partecipato all’iniziativa organizzata in Piazza Liberta’ con la Croce Rossa Italiana e tra le varie problematiche e’ stato sollecitato anche su questo crescente fenomeno dell’abuso di alcol e sostanza da dipendenza sintetiche per cui proprio nei giorni scorsi anche ad Avellino si è registrato un caso allarmante, con il ricovero di una quattordicenne.
Professore, iniziamo dal comprendere qual è la dimensione di questo binge drinking soprattutto tra i giovanissimi e quali sono gli allarmi da questo punto di vista.
“Il fenomeno del Binge drinking praticamente corrisponde a bere grossi volumi di alcol in un tempo ristretto. Diversamente dall’adulto, che beve tutti i giorni, il ragazzino beve una volta alla settimana, ma in quella giornata si distrugge. Beve anche 20 shottini in poche ore. Questa e’ oggi quello che secondo la mia opinione sono qualcosa di estremamente importante. Riguarda tutto quello che è legato alle intossicazioni da alcol e da sostanze da abuso. Perché un’altra cosa che estremamente cambiata e’ l’utilizzo delle droghe. Non sono più le droghe degli anni 70-80, lo spinello piuttosto che la cocaina. Oggi sono delle droghe sintetiche che sono pericolosissime e che sono facilmente reperibili. Ci sono dei cannabinoidi sintetici e tante tante cose che sono veramente terribili.
Qual è il vostro ruolo rispetto a questi due aspetti negativi anche e soprattutto per gli adolescenti?
“Il nostro compito dal punto di vista medico e’ quello di intercettare e segnalare queste sostanze. Il Dipartimento delle Politiche Antidroga ha delle strutture che sono di prima accoglienza per i segnali che arrivano dal territorio, quindi di segnalarle e una volta che sono segnalate riconosciute queste sostanze diventano illegali. Fin quando non lo segnali, quella sostanza non viene inserita nella apposita tabella”
Nella sua esperienza ci sono stati molti casi anche tra gli adolescenti?
Per moltissimi anni mi sono occupato di questo tipo di intossicazioni. Ero responsabile del Centro antiveleni del Santobono, che è quello dove arriva il grosso di questi casi. Però anche ad Avellino c’è l’utilizzo di sostanze da abuso esiste anche in Irpinia e anche nelle piccole realtà. L’alcolismo esiste anche qua. Noi abbiamo avuto una ragazzina di 14 anni. Ne intercettiamo tanti, soprattutto adolescenti. Anche in Irpinia l’età si è abbassata parecchio. Cioè tu prima trovavi il consumatore di 18 anni oggi lo trovi anche di 12 o di 13 anni, ed è grave”. Aerre