Avellino – E’ trascorso un anno ma nessuno ha dimenticato. Nessuno vuole dimenticare Mimmo Bellizzi. L’assessore il cui sorriso, la cui solarità e la cui stretta di mano è ancora viva nel cuore di chi gli ha voluto bene, davvero. Di chi ha dovuto assistere inerme all’ultima stretta di mano: quella del 31 dicembre 2004. Di chi lo avrebbe voluto vedere ancora seduto allo scranno dell’esecutivo Galasso con le mani giunte e lo sguardo attento. La sua, una presenza che ha onorato la città. La gente comune e non, che ha creduto in lui: è nata l’associazione ‘Ciao Mimmo’ voluta dalla famiglia e dai suoi amici. I ‘super’ del Q9 che continuano ad alzare gli scudi della verità per portare avanti i valori della visibilità di un quartiere martoriato che vuole risorgere. Piccoli passi sono stati fatti: solo qualche settimana fa è stata approvata la viabilità del Q9. Cavallo di battaglia di Mimmo… I prefabbricati di Campetto Santa Rita, dopo i se e i ma, vedranno le ruspe nel 2006. ‘Solo così gli avellinesi avrebbero potuto lasciarsi dietro lo spettro del terremoto. Solo così avrebbero potuto godere di un angolo della città sgombero dall’amianto omicida’. Mimmo, l’assessore dei lavori by-night, del tunnel della vivibilità (che non sarà mai realizzato) per una città migliore… Amministratore, politico doc, così lo vogliono ricordare i suoi amici. Stella del basket avellinese volata in alto troppo in fretta. Quella stella che continua però ad essere al fianco dei più privilegiati. Che continua ad essere guida ed insegnamento di vita. A lui il nostro pensiero. A lui il nostro piccolo omaggio. A quell’angelo, chi lo ha conosciuto vorrebbe ancora dire: “Grazie di tutto”. (di Teresa Lombardo)
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