Atripalda: la corsa di bici “sequestra” sposi e invitati ad un matrimonio. Ed anche il figlio di Mario Merola

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Potere e magia delle due ruote. Riuscire a tenere “sotto sequestro” per un bel po’ di tempo sposi, invitati ed un ospite illustre. Ma procediamo con ordine. E’ successo tutto sabato scorso, 22 aprile. Nel fitto calendario degli eventi in attesa della partenza della quinta tappa del giro d’Italia in programma il prossimo 10 maggio ad Atripalda, in città c’è stato anche il passaggio della seconda tappa del Giro Mediterraneo in rosa, il cui arrivo è stato collocato ad Aiello del Sabato. In via Roma, ad Atripalda, c’è stato il traguardo volante della kermesse riservata alle campionesse. Le atlete hanno percorso diverse arterie cittadine prima di arrivare, per l’appunto, nel vicino comune.

Un primo “assaggio” di quello che dovrebbe accadere il 10 maggio. Ed infatti Atripalda è stata blindatissima a partire dalle 15 del pomeriggio. Off limits non solo via Appia, ma anche via Mastroberardino, piazza Umberto I, via Aldo Moro. Il che ha provocato, ovviamente, qualche disagio, soprattutto dalle parti della Maddalena. Ma i più, complice anche la bella giornata di sole, hanno deciso di spegnere il motore della propria auto e di godersi anche loro il passaggio delle cicliste. Ovviamente c’è sempre la “mela marcia”. Qualche testa calda, infatti, noncurante dei divieti ma anche del rispetto che si deve ad uno sport importante, voleva per forza di cose transitare ed ha iniziato a litigare con gli agenti della polizia stradale. Ci è stato riferito che anche molti volontari della Protezione civile, in alcuni punti della città, sono stati aggrediti verbalmente. Ma per fortuna, tutto è andato nel migliore dei modi.

Ma due sposini ricorderanno la data del 22 aprile per tutta la vita, non solo perché è stato il giorno del loro matrimonio. L’ora x del loro “sì” era programmata alle 16.30. E qui, il primo “inconveniente”. Venuto a conoscenza della concomitanza del giro, lo sposo ha contattato i membri del comitato di tappa “Galante Colucci” per avere dritte sul da farsi. La chiesa prescelta per il grande giorno, infatti, era quella della Maddalena, nel bel mezzo, dunque, del “caos”. Gli organizzatori, a questo punto, hanno consigliato di posticipare di almeno 30 minuti il matrimonio. Ma scoccate le 17, invitati e sposi in primis sono stati “sotto sequestro” per almeno un’altra mezzora. Infatti, tra la vincitrice della tappa e le inseguitrici, c’è stato un distacco molto ampio e, dunque, l’ultimo passaggio delle atlete ritardatarie, per via Appia, c’è stato molto dopo le 17.

Con il conseguente ritardo della sposa e l’imbarazzo degli invitati. E dello sposo che non sapeva più cosa fare con un ospite d’eccezione, ovvero Francesco Merola, il terzo figlio del grande Mario Merola che ha cantato per la coppia una splendida “Ave Maria”. Alla fine, tutto è bene quel che finisce bene. Ma occhio sempre ai passaggi delle corse ciclistiche, possono “rinviare” anche un matrimonio.