“Vendiamo sogni”, così Aprile spiegava il sistema a Modestino Forte in una conversazione ambientale. A riportare un passaggio dell’interpretazione captata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino e’ stato nella mattinata di oggi il capitano Quintino Russo, che ha completato il suo esame davanti al collegio presieduto dal giudice Roberto Melone, con le domande del penalista Roberto Saccomanno, difensore di Livia e Modestino Forte e di Armando Aprile. Nel controesame dell’ufficiale dell’Arma da parte dell’avvocato Roberto Saccomanno si fa anche riferimento alla figura di Modestino Forte. E infatti al capitano il penalista chiede: “Forte Modestino dal contenuto dell attività di indagine quale ruolo aveva?”. E Russo ripercorre i passaggi più significativi delle intercettazioni in cui compare il fratello di Lady Aste: “Innanzitutto è il fratello di Livia Forte e si occupava dei sopralluoghi presso immobili che erano oggetto di procedura. Aveva una percentuale del 10 per cento rispetto al guadagno del gruppo. Interesse da parte di Modestino e Armando Aprile una intercettazione in cui parlano di “noi vendiamo emozioni” raccontando anche che “in provincia era più facile”, riferendosi al fatto che gli esecutati che in provincia rischiavano di perdere la propria abitazione, erano più propensi a cedere alle richieste del gruppo. Il capitano Russo ha anche ricordato che il nome di Modestino Forte compare nella prima intercettazione che ha dato il via al processo: ” All’ interno dell abitazione di Pasquale Galdieri. Modestino viene definito come autista di Forte Livia”
Il pm antimafia Henry Jhon Wooodcock ha anche ottenuto che al fascicolo del processo venisse acquisita l’ordinanza di archiviazione dei tre militari del Nucleo Investigativo decisa due settimane fa dal Gip del Tribunale di Avellino Marcello Rotondi. Una scelta anche per considerare in una nuova luce le dichiarazioni e gli esami testimoniali resi in aula dai militari (che si ricorderà in qualità di indagati in procedimento connesso soni stati ascoltati con l’assistenza di un avvocato). Rigettata la richiesta delle difese, che hanno contestato la motivazione del Tribunale (per il penalista Aufiero contrariamente a quanto asserito, ovvero cbe non lo prevedesse il Codice, il secondo comma dell’articolo 498 prevedeva invece la facoltà di controesamjnare in caso di domande che esulassero da quelle fatte dalla difesa) e una riserva del Tribunale, con il no però dei difensori di Aprile e Forte, alla richiesta avanzata dall’avvocato Carlo Taormina di trascrivere alcune intercettazioni che sarebbero sfuggite alla trascrizione ufficiale. Il Tribunale ne ha deciso l’acquisizione. In aula si torna il 21 luglio, quando saranno ascoltati anche i militari del Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Napoli , che si sono occupati degli accertamenti patrimoniali.
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