Dopo quanto ascoltato ieri al Convegno Diocesano di Ariano Irpino – Lacedonia sul tema della Speranza nel contesto politico attuale, di seguito condividiamo le parole del Vescovo, Mons. Melillo, sul lancio della Scuola diocesana di formazione socio-politica.
“Carissimi fratelli e sorelle dell’amata Chiesa di Ariano Irpino – Lacedonia,
al termine di queste giornate dense di riflessioni sul senso dell’uomo nella storia, sull’annuncio, sul nostro ruolo di cristiani nel mondo, dopo un percorso di discernimento e di studio, desidero condividervi la decisione di istituire una Scuola diocesana di formazione socio-politica.
Questa scuola nasce dall’urgenza di formare e sensibilizzare la nostra comunità sul ruolo che ciascuno può e deve svolgere nella società, promuovendo i valori del Vangelo e della dottrina sociale della Chiesa perché, “Come cattolici… non possiamo accontentarci di una fede marginale, o privata. Ciò significa non tanto di essere ascoltati, ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico.” (Papa Francesco, Discorso alla cinquantesima settimana sociale a Trieste, 7 luglio 2024)
L’apertura ufficiale della scuola è prevista per giovedì 24 ottobre, alle ore 17:30 – al centro pastorale “san Francesco” – di Ariano Irpino, dove sarà presentato il progetto di questo cammino formativo e di crescita ecclesiale.
La scuola sarà articolata in diverse tappe e macro aree tematiche, con l’obiettivo di approfondire la partecipazione politica, il lavoro, l’impresa e lo sviluppo del Mezzogiorno, con particolare attenzione alle sfide che le aree interne, come la nostra Irpinia, devono affrontare. Esperti di alto livello ci accompagneranno in questo itinerario, offrendo contributi preziosi e stimolanti.
Invito, inoltre, tutti coloro che desiderano impegnarsi concretamente in questo percorso, a partire dal clero, a contattarmi direttamente per collaborare a questa iniziativa.
In attesa di incontrarvi vi chiedo d pregare affinché questa iniziativa possa portare frutti abbondanti per il bene comune e per la nostra amata Chiesa.
Vi benedico paternamente”.