Secondo spettacolo ad Ariano Irpino per la nuova stagione teatrale. Giovedì alle ore 20.30 presso l’Auditorium Comunale, la Compagnia Teatro d’Europa debutta con lo spettacolo comico: “Ai Bagni Regina Margherita l’improbabile rappresentazione della Francesca da Rimini” diretta e interpretata da Lucio Bastolla con Luigi Frasca e Pasquale Colabene. Sarà poi la volta di Nusco, domenica 23 novembre presso la Sala Teatrale. Continuano con successo le rappresentazioni del primo Circuito Teatrale Irpino promosso dal Teatro d’Europa che vede coinvolti oltre i Comuni di Ariano Irpino e Nusco, anche Cesinali, Teora e Sturno. “E’ una iniziativa che valorizza tutto il territorio irpino con cartelloni comici di grande presa sul pubblico – spiega il direttore artistico del Teatro d’Europa Luigi Frasca – e possiamo ritenerci più che soddisfatti per l’ovvio interesse che ha suscitato questa iniziativa”. La “Francesca da Rimini” di Antonio Petito è tra le farse più esilaranti che il panorama drammaturgico napoletano, ancora oggi, può offrire. Quella del Petito non è, però, l’unica parodia che s’ispira all’omonima tragedia scritta da Silvio Pellico. Ve ne è un’altra, inedita, poco nota, elaborata dal grande attore-autore Eduardo Scarpetta. I motivi e le ragioni che spinsero Scarpetta ad elaborare una nuova parodia ispirata alla Francesca da Rimini non si conoscono. A parte il prologo, riscritto ex novo, la vera novità introdotta nella “sua” Francesca consiste nella citazione dei versi originali di Silvio Pellico ai quali Petito, forse per ragioni storico-sociali, accenna superficialmente, vero fulcro intorno al quale ruota tutta la scimmiottatura. “Lo spettacolo che presentiamo – continua – è il risultato della fusione di queste due farse. Fusione che vede prevalere la versione petitiana nel prologo e quella scarpettiana nella seconda parte, quella cioè, dedicata alla parodia vera e propria. Nel nostro allestimento, si è anche trasferita l’azione scenica, non più in un teatro ma in uno stabilimento balneare degli inizi del ‘900. Tra cabine e ombrelloni, una sgangherata compagnia teatrale, scritturata per intrattenere i bagnanti con le loro farse, suo malgrado, è costretta a mettere in scena la tragedia di Pellico. Inizia la prova e i nostri poveri comici s’imbattono in un ostacolo per loro quasi insormontabile: la lingua italiana. Risultato? Uno spettacolo dove si ride tanto e di gusto, pieno di gag, situazioni comiche e battute esilaranti. Una perfetta macchina scenica nella quale tutti i personaggi concorrono a creare una vorticosa spirale di comicità che trascina gli spettatori in un “continuum” d’ilarità e di divertimento”. Coinvolgimento e buon umore è la miscela scelta per questo spettacolo e se è vero che ridere fa buon sangue… Ridere! Ridere! Ridere!
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