Anziani e caldo, la dottoressa: colpi di calore pericolosi, ecco come prevenirli

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AVELLINO- Il caldo record e la necessità di proteggere la fascia più debole della popolazione. Abbiamo chiesto alla dirigente medico del Moscati di Avellino, la geriatra Imma Alviggi, alcuni consigli utili per prevenire i maggiori rischi, a partire dai “colpi di calore”. La premessa è legata ai cambiamenti climatici e al clima tropicale più che mediterraneo. “E’ una situazione di emergenza con il caldo al di sopra della media ed il clima tropicale- spiega la dottoressa Alviggi- il cambiamento climatico è evidente. Il nostro si avvicina sempre più al clima tropicale con un alto tasso di umidità che si ripercuote sicuramente su quella che è la percezione del calore da parte dell’ anziano. È importante proteggere questa parte di popolazione perché è la fascia più fragile. I meccanismi di termoregolazione nell’anziano sono già fisiologicamente deficitari”.

Dottoressa, ci spiega meglio perché l’anziano è più fragile in questa situazione?
“Perché, come dicevo, i suoi meccanismi di termoregolazione sono fisiologicamente deficitari rispetto a quello che è il giovane. Ci sono alcuni punti da considerare: l’ anziano ha una ridotta percezione del calore esterno. E questo che cosa comporta? È portato ad adattare la temperatura ambientale e anche il suo abbigliamento, spesso in modo inadeguato. Nell’anziano, inoltre, c’è una riduzione della sudorazione, e il sudore è un meccanismo fondamentale per dissipare il calore, per disperdere il calore dall’organismo. A livello cutaneo e a livello periferico il microcircolo, laddove avvengono i normali meccanismi di vasocostrizione e vasodilatazione, sono altrettanto inefficienti. Anche a livello di sistema nervoso si presentano dei deficit che non consentono una buona reazione alle alte temperature. Inoltre, bisogna considerare che ci sono dei fattori che aggravano ancora di più questa condizione di alterato meccanismo di termoregolazione”.

Quali sarebbero?
“C’è chi fa uso di terapie croniche, che prevedono l’utilizzo di alcuni farmaci, come diuretici e beta bloccanti. Altra cosa, altro fattore aggravante, la presenza di malattie croniche come il diabete. Oppure i casi di demenza, quindi di declino cognitivo, per cui l’anziano non si sa auto gestire. Tutti questi fattori insieme possono concorrere a provocare malori gravi o forti colpi di calore che costringono gli anziani a ricorrere al pronto soccorso”.

Che cos’è il colpo di calore? E’ grave?
“Il corpo di calore costituisce un’emergenza vera e propria e molto seria, per la quale bisogna rapidamente intervenire, perché mette a rischio la vita del paziente. Il colpo di calore è quella condizione in cui il paziente non sa, l’organismo non è più in grado di mantenere una temperatura stabile, quindi non è più in grado di dissipare il calore che produce, raggiungendo quindi temperature altissime, che possono alterare il funzionamento dei vari organi”.

Quali sono i segni?
“Il mal di testa, la cute asciutta, il pallore, l’ abbassamento della pressione, ma soprattutto lo stato confusionale che può portare fino al coma. Quindi è veramente una situazione di emergenza, nella quale bisogna intervenire rapidamente con il raffreddamento del corpo. Però prima di questo, ci sono alcuni accorgimenti pratici ai quali possiamo ricorrere molto semplicemente. E qui è importante la cura dei familiari, che possono evitare tutte queste problematiche”.

Vogliamo ricordare cosa è opportuno fare per riguardare i nonni, così da suggerire anche consigli per evitare il ricorso alle cure mediche?
In primis, cercare di soggiornare in ambienti freschi. Per chi ce l’ha, usare l’aria condizionata, però attenzione: per l’aria condizionata non ci deve essere uno sbalzo troppo alto tra quella che è la temperatura esterna e la temperatura di casa. In genere sette o otto gradi di meno rispetto alla temperatura esterna vanno bene. Perché gli sbalzi termici sono altrettanto negativi. Uscire durante le ore più fresche della giornata e quindi evitare le fasce di orario più caldo, in genere tra le 11 e le 17. Per coloro che praticano quel poco di attività fisica, farla durante le prime ore del mattino, o comunque sempre durante ore di frescura. Evitare i pasti abbondanti, evitare l’uso di alcol, mangiare soprattutto frutta e verdura. Cibi che possibilmente non siano industriali. Ma la cosa più importante, è assicurarsi un adeguato introito di acqua, un litro e mezzo-due litri al giorno. La cosa fondamentale, che consiglio sempre ai familiari degli anziani è ad essere attenti, quindi a cercare di individuare i primi segnali di una situazione di disidratazione. Soprattutto, se l’anziano che fa uso di farmaci per la cura di una malattia cronica, evitare il fai da te, ma chiamare sempre il medico prima della sospensione di qualsiasi medicinale. Insomma, Questi sono gli accorgimenti fondamentali e molto semplici per prevenire danni più seri, perché io sono convinta che già fare prevenzione significhi curare”.