Musica e radici all’Arena Madonnelle: torna Il Primo Maggio in Ritardo

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Sabato 2 agosto 2025 l’Arena Madonnelle si trasformerà ancora una volta in un crocevia di musica, cultura e partecipazione collettiva. Torna infatti Il Primo Maggio in Ritardo, il festival che da quattro anni anima l’estate irpina con un evento gratuito, inclusivo e profondamente radicato nel territorio.

Nato come gesto di “ribellione gentile” da parte di un gruppo di giovani dell’Alta Irpinia, PMIR è oggi molto più di un semplice festival musicale: è un vero e proprio progetto culturale indipendente, che punta a valorizzare le aree interne, a partire dalla loro energia creativa e dalla loro voglia di esserci. Un appuntamento che si sottrae ai grandi circuiti nazionali per costruire un tempo diverso: più lento, più autentico, più vicino alle persone.

Dopo il successo dell’Anteprima del 1° giugno, andata in scena nel centro storico di Calitri, la quarta edizione del festival si prepara a vivere il suo momento clou nell’anfiteatro naturale dell’Arena Madonnelle, dove dalle 17:30 in poi si alterneranno 11 esibizioni, con una proposta musicale che attraversa generi e generazioni.

Ad aprire le danze sarà il dj set di Giuseppe Ambrosini, seguito dalle performance di Daria Huber, Evan, Never Stuck, L’invidia, Sona Mò, Cunv’rsazion, Sonoria Live, Synthetica, fino ai dj set finali di El Caribe e Francesco Natale. Una scaletta che spazia dal cantautorato all’indie rock, dall’elettronica alla musica popolare, con un focus particolare sulla scena musicale del Sud Italia.

Il PMIR continua a distinguersi per la sua autenticità: il lavoro instancabile di volontari, realtà locali e cittadini che credono nella cultura come strumento di trasformazione. Un evento autofinanziato, pensato per restituire dignità e centralità a territori troppo spesso esclusi dai grandi racconti.

“Il nostro è un atto collettivo di resistenza e di bellezza – dicono gli organizzatori – Vogliamo costruire un futuro possibile per le aree interne, partendo da ciò che siamo: una comunità viva, creativa, capace di fare rete e di raccontarsi con orgoglio.”

Dopo le edizioni del 2022, 2023 e 2024, la quarta edizione rappresenta una tappa importante nella crescita del festival, che si conferma come punto di riferimento culturale per l’Alta Irpinia e oltre.