Ancora violenza nel carcere di Avellino: l’allarme del sindacato

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Ancora una volta, il carcere di Avellino è teatro di episodi di violenza, e la notizia è stata comunicata dal Segretario Regionale dell’OSAPP, Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia, Vincenzo PALMIERI.

Nella giornata odierna, presso la Sezione Piano Terra Sinistro della Casa Circondariale, tre detenuti extracomunitari di origine magrebina, sfruttando la loro libertà di movimento all’interno della sezione, hanno scatenato una protesta violenta per motivi futili, richiedendo il trasferimento in altre sedi.

I detenuti ribelli hanno provocato gravi danni, distruggendo tutte le centraline elettriche e le telecamere di videosorveglianza, rendendo inagibile il Reparto e barricandosi successivamente. Hanno infine inflitto autolesionismo, causandosi tagli alle braccia e ingerendo batterie ministilo, mostrando un totale disprezzo anche per la presenza del Magistrato di Sorveglianza, che non è riuscito a riportarli alla calma.

Solo dopo una telefonata del Magistrato al Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria, i detenuti hanno desistito dall’atteggiamento turbolento, cessando la loro protesta. Il Consigliere Nazionale dell’OSAPP, Emilio FATTORELLO, è intervenuto sottolineando ancora una volta la necessità di interventi tempestivi da parte dell’Amministrazione per affrontare le criticità persistenti nella Casa Circondariale di Avellino.

Fatto notare che gli avvicendamenti di Comandante e Direttore avvenuti nel mese di settembre, come riferito dal Sottosegretario di Stato alla Giustizia On. DEL MASTRO in alcune interviste, non sono sufficienti, si precisa che, secondo la Pianta Organica stabilita in 297 unità dal decreto ministeriale del 2017, occorre sottrarre 27 unità in servizio presso la Sezione distaccata ICAM di Lauro, 41 unità in servizio presso l’annesso Nucleo Traduzioni e 6 unità del Nucleo Cinofili. Ciò senza dimenticare i circa 40 poliziotti impegnati presso la Commissione Medica Ospedaliera e le numerose altre assenze giustificate del personale, il tutto rientrando nella Pianta Organica dei 297 unità riportata dal Sottosegretario, che sembra non essere stato informato dal competente ufficio Dipartimentale.

Si sottolinea che parlare di unità amministrate solo sulla carta è una cosa, mentre trattare di una forza operativa ridotta ai minimi termini è qualcosa di del tutto inaccettabile per la gestione di un Istituto di livello superiore come quello di Avellino, che attualmente ospita oltre 600 detenuti, con un sovraffollamento che supera i duecento utenti.

L’OSAPP, da sempre, ha denunciato la superficialità dell’Amministrazione nel gestire le criticità della Casa Circondariale di Avellino, ma ad oggi non si registrano riscontri significativi alle denunce avanzate.