Alto Calore, parla Passaro: “I droni sono una lesione della privacy”

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“Politici e Dirigenti di Enti proferiscono avvertimenti e moniti senza leggere le norme o la giurisprudenza. Non accadrebbe nulla se le parole fossero pronunciate da una cabarettista ma dette da un Amministratore hanno un peso enorme”.

Lo afferma, in una nota, Massimo Passaro, rappresentante de “I cittadini in Movimento”.

“Molti sono gli esempi che potremmo citare “utilizzare un lanciafiamme, saltare se non si è di Salerno, creando assembramenti” ed ora “Utilizzeremo i Droni per andare a vedere chi ha i giardini Verdi”. Questa ultima frase è stata scandita dall’ Amministratore dell’Alto Calore in una conferenza Stampa”.

“Dovranno fare attenzione:

  • il Comune di Avellino che innaffia (sì magari!) Piazza Libertà, Piazza Kennedy, Parco Manganelli, Villa del Franco, con acqua pubblica;
  • l’U.S. Avellino che innaffia il prato con acqua pubblica;
  • il Vescovato che innaffia il Parco Palatucci con acqua pubblica.
  • la Provincia e la Prefettura che innaffiano il verde di loro competenza con acqua pubblica;
  • i lavaggi di Automobili utilizzano acqua pubblica.
  • i bar ed i ristoranti lavano utilizzando acqua pubblica.

Senza polemica in punto di Diritto è corretto puntualizzare quanto segue:

IN RIFERIMENTO ALL’UTILIZZO DEI DRONI:

L’utilizzo dei droni negli ultimi anni ha sollevato notevoli problematiche non solo in tema di sicurezza dello spazio aereo ma anche di protezione dei dati personali tenuto conto che, attraverso tali strumenti, è possibile raccogliere, anche involontariamente, immagini e informazioni di persone fisiche – ovvero di spazi e luoghi comunque privati – .

Per tale ragione con il Regolamento ENAC si è reso necessario disciplinare tale attività di trattamento al fine di tutelare la riservatezza delle persone ed i loro dati personali, anche alla luce del nuovo Regolamento UE n. 679/2016.

Occorre evitare di riprendere e diffondere immagini che contengono dati personali come targhe di macchine, indirizzi di casa, ecc. Le riprese che violano gli spazi privati altrui (casa, giardino domestico) sono invece sempre da evitare, anche perché si potrebbero violare norme penali;

Pertanto in base a quanto previsto dal Regolamento UE n. 679/2016 i droni, come tutti i dispositivi elettronici, devono rispettare i principi di privacy by design e privacy by default;

se è possibile individuare il pilota del drone, si possono chiedere a lui informazioni su come intende utilizzare le riprese ed eventualmente negare il consenso al trattamento dei dati raccolti, specie se sono previste forme di diffusione delle immagini. E nel caso si ritenesse di essere stati vittime di violazioni della propria privacy, ci si può rivolgere al Garante per la protezione dei dati personali o, in alternativa, all’Autorità Giudiziaria.

Alla luce di quanto appena, brevemente articolato, tutti gli operatori, o responsabili del trattamento non potranno e non dovranno violare gli spazi privati altrui.

  1. IN RIFERIMENTO ALL’ANNAFFIARE I GIARDINI UTILIZZANDO ACQUA PUBBLICA

E’ corretto sottolineare che non esiste nessuna norma di rango parlamentare che vieti l’utilizzo dell’acqua pubblica per innaffiare i giardini, riempire una piscina o lavare una autovettura. In ogni caso consultando la Gazzetta Ufficiale si legge di un articolo di una norma non specificata che limiterebbe il solo utilizzo della risorsa idrica per talune attività produttive non meglio specificate.

L’unico divieto vero si trova nei regolamenti comunali o in ordinanze sindacali. Non mi sembra di ricordare che in tal senso i Sindaci, compreso quello di Avellino, abbiano emesso o firmato una ordinanza che limiti ai cittadini l’utilizzo dell’acqua pubblica per emergenza idrica”.

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