“In Alta Irpinia – denuncia il Comitato “Fuori dalle Pale” – dove il paesaggio è ormai dominato da imponenti pale eoliche, c’è un aspetto meno noto ma potenzialmente allarmante: le continue perdite di olio idraulico dai rotori. La domanda è inevitabile: dove finisce quest’olio disperso nell’ambiente? Il rischio che possa infiltrarsi nelle falde acquifere o contaminare i terreni coltivati, in particolare quelli destinati alla produzione di grano, non è da sottovalutare. Se da un lato l’energia eolica viene promossa come una soluzione sostenibile, dall’altro emergono interrogativi sulla manutenzione e sul monitoraggio degli impianti. Chi controlla? Quali misure vengono adottate per evitare danni ambientali?”
L’Irpinia, terra di agricoltura e sorgenti, potrebbe pagare un prezzo invisibile a questa forma di energia pulita. Un tema che merita attenzione, approfondimenti e risposte concrete da parte degli enti preposti.