AVELLINO- Un nuovo filone di accertamenti della Procura di Avellino sulle attività dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianluca Festa. Questo il motivo per cui nel pomeriggio di ieri i militari del Nucleo Investigativo di Avellino dei Carabinieri e quelli della Sezione di Polizia Giudiziaria delle Fiamme Gialle presso la Procura di Avellino hanno bussato stavolta all’ufficio del segretario generale dell’ente, Vincenzo Lissa, per acquisire una serie di documenti così come richiesto dal sostituto che coordina le indagini, il pm Vincenzo Toscano.
Nel mirino delle acquisizioni ci sono le ulteriori delibere e determine non pubblicate dal Comune di Avellino e finite al centro di una querelle arrivata anche sulla scrivania del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, sollecitato dal parlamentare M5S Michele Gubitosa in merito alla mancata pubblicazione all’epoca della sua interrogazione di più di cento tra delibere e determine (poi gradualmente pubblicate) che aveva raccolto le segnalazioni dei consiglieri comunali, in primis dell’esponente del PD a Palazzo di Città Nicola Giordano.
Oltre al focus già scattato nell’estate scorsa relativamente al Summer Fest, stavolta gli inquirenti avrebbero anche chiesto gli atti relativi ad Eurochocolate.
Anche in questo caso gli inquirenti, Carabinieri e Fiamme Gialle, sono stati delegati ad accertare soprattutto gli atti non ancora pubblici da parte dell’ente. Così la Procura guidata da Domenico Airoma ha deciso di approfondire ed allargare a questo nuovo fronte gli accertamenti. Che si aggiungono a quelli già eseguiti presso il settore Lavori Pubblici di Palazzo di Città e le abitazioni e gli studi di Fabio e Diego Guerriero e nella sede della Del.Fes, finita nel mirino delle indagini per presunte sponsorizzazioni ottenute da imprese che avevano ricevuto affidamenti dal Comune di Avellino. Accertamenti che si fanno sempre più ampi quelli intorno a Palazzo di Città.
Ora si attende che vengano depositati gli atti che consentiranno di discutere il Riesame per le misure reali alle difese e soprattutto conferiti gli incarichi per le perizie sui dispositivi informatici caduti in sequestro, tra cui quelli dello stesso primo cittadino Gianluca Festa.