Acqua e disservizi, botta e risposta tra il sindaco di Montemiletto e l’Alto Calore. L’ente di corso Europa, con una lettera a firma dell’amministratore unico Michelangelo Ciarcia e indirizzata al primo cittadino Massimiliano Minichiello, affermava: “Constato che il Comune di Montemiletto ha inteso istituire una diversa (ma non necessariamente migliore) forma di contatto con questa società, attraverso i social network: certamente non sfugge l’ansia di modernità che anima codesta amministrazione, ma rilevo, modestamente, che la comunicazione istituzionale dovrebbe seguire altri canali”.
Nel merito, Ciarcia ricorda che i disservizi lamentati non riguardano solo Montemiletto, “ma interessano gran parte dei comuni delle province di Avellino e Benevento”. Il presidente dell’Acs ricorda che “la competenza per la razionalizzazione, l’adeguamento e rifacimento delle reti di distribuzione è strettamente comunale”.
La risposta del sindaco di Montemiletto non si è fatta attendere: “Lo scrivente si vede costretto, purtroppo, a smentire quanto rappresentato in ordine all’istituzione di una “diversa forma di contatto con questa Società, attraverso i social network” in quanto questo Comune, contrariamente a quanto dedotto, ha sempre utilizzato canali di comunicazione ufficiali.
Pur non menzionando gli estremi della nota a cui si farebbe riferimento nella missiva ricevuta, dalla lettura del contenuto, sembrerebbe di capire che si tratti della nota prot. 6121 del 28.07.2020. Ebbene, la stessa dopo essere stata registrata al protocollo del Comune è stata inoltrata a mezzo fax alla Società (vedi conferma fax dell’invio effettuato). Pertanto, non si comprende a quale ansia di modernità si faccia riferimento e in che modo sia stata diversamente acquisita la nota in questione”.
“Inoltre, riguardo a tutte le deduzioni relative agli aspetti di carattere tecnico, legate all’approvvigionamento idrico e agli interventi infrastrutturali che sono a carico del Comune, si rappresentata che la nota inviata non lamentava lo scarso approvvigionamento ma la condizione di disservizio quasi di totale interruzione che stava mettendo a dura prova la Comunità da più di un giorno; a tal proposito, poi, non si comprende il motivo per cui sia stato citato un serbatoio in particolare (Torrina della Pietà a Serra) nella misura in cui sarebbe, come riportato, addirittura di peso per gli assorbimenti e l’approvvigionamento ai Comuni limitrofi”.
“Per il resto, meriterebbe un chiarimento l’affermazione secondo cui “in ordine, poi, ai presunti oltraggi che ACS perpetrerebbe nei confronti di codesto Comune, val la pena rammentare che il contegno tenuto da un Suo predecessore alla guida dell’Amministrazione ha cagionato una sequela di danni, economici e non solo, tanto alla popolazione di Montemiletto quanto ad ACS S.p.A., dei quali ancora oggi si avvertono le conseguenze”.
Innanzitutto, lo scrivente si vede costretto a chiarire che nella nota inviata non vi è stato alcun riferimento ad oltraggi che ACS avrebbe perpetrato nei confronti del Comune, limitandosi a scongiurare, stante il perdurante disservizio, una eventuale assenza di ogni forma di riguardo nei confronti del Comune di Montemiletto che sarebbe stata ritenuta assolutamente incomprensibile e ingiustificabile se sommato a tanti episodi e alle tante decisioni che negli ultimi anni hanno danneggiato questa Comunità sotto ogni profilo”.
“Inoltre, senza avere assolutamente alcun dubbio di natura politica sul giudizio da esprimere sulle amministrazioni precedenti, è paradossale che in una nota finalizzata a chiarire i motivi e le lamentele dello scrivente in ordine a disservizi all’erogazione idrica l’Amministratore dell’ACS, di cui Montemiletto è socio, si sia lasciato andare ad affermazioni di natura politica di cui, per primo, l’ACS, a prescindere da chi sia stata espletata l’Amministrazione dell’Ente, dovrebbe rendere chiarimenti riguardo alle decisioni e agli atti amministrativi adottati negli anni (durante i quali lo stesso ed attuale Amministratore, salvo errori di sorta, ricopriva responsabilità nel collegio sindacale)”.
“Dalle affermazioni contenute nella nota, ora più di prima, si nutre il dubbio dell’esistenza di una possibile riserva nei confronti del Comune di Montemiletto ed in particolare sulla condotta tenuta da ACS nei confronti del Comune il quale, senza aver chiesto alcun privilegio, pretenderebbe solo di essere rispettato. Pertanto, con riserva di intraprendere e adottare ogni e utile iniziativa finalizzata alla tutela dell’onore dell’Ente che si rappresenta, si invita la S.V. a chiarire le affermazioni rese”, conclude la nota del sindaco di Montemiletto, Minichiello.