Abuso d’ufficio, condannato ad un anno Biancardi, otto mesi agli ex consiglieri

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AVELLA- Condanna ad un anno per abuso d’ufficio con pena sospesa e concessione delle attenuanti generiche all’ex sindaco di Avella Domenico Biancardi (attualmente presidente del consiglio comunale del comune mandamentale e consigliere provinciale). Questa la decisione del  Tribunale collegiale di Avellino, presieduto dal giudice Roberto Melone, dove in  mattinata  si sono svolte  le discussioni dei difensori. Il verdetto e’ arrivato poco prima delle sedici, quando il presidente Melone ha letto il dispositivo in aula. Otto mesi con pena sospesa ai consiglieri comunali coinvolti in una delibera relativa ad una villa da demolire su ordine della Procura Generale della Corte di Appello di Napoli nel comune mandamentale, fatti avvenuti nel giugno del 2014. Una delibera che nella lunga dichiarazione spontanea resa a giugno dallo stesso ex sindaco, sarebbe stata solo di indirizzo politico. Una tesi che e’ stata rimarcata, insieme alla grossolanita’ e all’ infondatezza del capo di accusa dagli stessi difensori presenti ieri in aula. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.

LA CASSAZIONE

I giudici della Settima Sezione Penale della Cassazione avevano dichiarato inammissibile l’istanza di remissione del processo presentata a luglio dai legali dell’ex presidente della Provincia per una questione tecnica: la mancata comunicazione alle altre parti. “La notifica alle altre parti della richiesta di rimessione del processo costituisce una condizione indefettibile di ammissibilità della stessa, che non consente equipollenti, sicché, in mancanza di essa, l’istanza deve dichiararsi inammissibile, ancorché depositata in udienza”.
LE RICHIESTE DELLA PROCURA
Il 22 giugno scorso, al termine della sua requisitoria, il pm della Procura di Avellino Fabio Massimo Del Mauro aveva chiesto tre anni di condanna  per l’ex sindaco di Avella, Domenico Biancardi, e un anno e mezzo per tutti gli altri componenti del consiglio comunale (quello a cui erano assenti e quindi non coinvolti nella vicenda penale i soli consiglieri Vincenza Luciano e Giuseppe Canonico) . Sono impegnati nella difesa degli imputati gli avvocati Gianfranco Iacobelli, Antonio Falconieri, Francesco Pecchia, Giuseppe Barrasso.