Volo di sette metri dallo “scalone” di Quadrelle: giallo sulla morte della brasiliana

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Restano ancora tutte da chiarire le cause del volo di sette metri dallo “scalone” di Via Auricchio a Quadrelle che hanno portato al decesso di una trentacinquenne di nazionalita’ brasiliana, residente nel Mandamento da tempo. Gli inquirenti, sul caso lavorano sia i Carabinieri della Compagnia di Baiano che i militari del Nucleo Investigativo di Avellino, stanno lavorando per esclusione. Ovvero starebbero analizzando tutte le ipotesi per verificarne la possibile origine della caduta rivelatasi mortale. La donna, che lavorava come “cuoca” nella zona mandamentale non viveva con i suoi familari (anche in attesa che questi vengano rintracciati per ora non sono state rivelate le generalita’ della stessa persona deceduta) ma aveva regolare status di residente con tanto di carta di identita’ rilasciata dal comune mandamentale in cui risiedeva. Sul tavolo restano aperte tutte le ipotesi. Anche se quella piu’ verosimile e’ che si sia trattato di un terribile incidente costato la vita alla ragazza. Anche in tal caso sara’ necessario comprendere (questo primo aspetto lo potra’ stabilire l’esame medico legale) se causato da fattori legati alla salute della stessa vittima o ad un malore, una mossa imprudente che abbia fatto perdere l’equilibrio alla stessa. Il primo esame esterno eseguito gia’ in mattinata dal medico legale (in questa prima fase degli accertamenti dovrebbe occuparsi la Procura di Nola ma gia’ e’ al lavoro anche la Procura di Avellino, visto che la trentacinquenne e’ deceduta per le gravissime ferite riportate al Santa Maria della Pieta’ di Nola ) avrebbe ritenuto compatibili con una caduta i traumi rimediati dalla ragazza. Come e’ noto la stessa e’ stata ritrovata da un passante riversa in una pozza di sangue e ancora cosciente. La prima domanda a cui dovranno dare una risposta gli inquirenti, grazie ad una serie di convocazioni di testimoni, i rilievi eseguiti nella serata di ieri dal Sis del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino e dalle immagini delle telecamere private e pubbliche attive nella zona, e’ semplice: al momento della caduta dalle scale, la ragazza era sola? Oppure era insieme a qualcuno che, preso dal panico ha deciso di dileguarsi? O ancora peggio qualcuno che l’ ha spinta o colpita facendola finire nel vuoto? Molto sfumata ma non per questo inesplorata anche l’ipotesi di un fatto violento, ma non tralasciata. I Carabinieri non escludono alcuna pista e saranno decisive le prossime ore e anche le indicazioni che sulla base delle informative saranno assunte dalla Procura di Avellino, già da diverse ore al lavoro sul caso della ragazza morta. Cosa ci faceva la ragazza sul “belvedere” dello scalone di Via Auricchio da sola? Tanti interrogativi a cui i Carabinieri ora dovranno dare una risposta. Caduta accidentalmente, lanciata per un gesto autolesionistico o spinta da qualcuno? Tutte le piste restano aperte.