L’Avellino è chiamato al riscatto dopo l’opaca performance offerta sabato al Partenio-Lombardi con il Brescia. Quale occasione migliore per farlo se non il match con la Juve Stabia. Una partita dalle mille insidie, complice l’intrinseca valenza di un derby alimentata dalla voglia stabiese di salvare l’onore in un’annata storta. Massimo Rastelli, da ex qual è, lo sa bene e ne ha parlato nel tradizionale appuntamento con la stampa della vigilia.
Insidia. “Un’altra tappa di avvicinamento alla fine della stagione. Dobbiamo tornare da Castellammare con punti importanti. La Juve Stabia ha poco da chiedere alla classifica. I tifosi hanno chiesto una prova d’orgoglio. Noi sappiamo quanto sia difficile una gara del genere. Per il gioco espresso la Juve Stabia avrebbe meritato il doppio dei punti. Ora non ha nulla da perdere e farà di tutto per batterci. Ogni partita ha i suoi stimoli. Non dovremo pensare di affrontare l’ultima in classifica”.
Consapevolezza. “Abbiamo 48 punti più due che ci hanno scippato a Varese. Ripartiamo dalle prestazioni offerte finora e dal gruppo che ha dato l’anima. Stiamo bene fisicamente e mentalmente. Nelle ultime partite abbiamo fatto un po’ fatica a vincere. Modulo? I nostri avversari hanno cambiato spesso. Cambierò anch’io” .
Mercato. “Questa mattina abbiamo avuto un incontro con la società che ha chiarito alcuni punti sul mercato. Tutti i giocatori che sono arrivati li abbiamo voluti io e il direttore De Vito. Poi sul campo le risposte sono state altre. Rinforzi mancati? La società ha un budget da rispettare ed in tal senso non ho nulla”.
Ribalta da ex. “Devo molto alla Juve Stabia. Ebbi la fiducia della società dopo un anno difficile. Credo di essere sempre stato apprezzato. Chiaramente da avversario ognuno vivrà la partita in maniera differente e per la propria squadra”.
Calo. “Non bisogna strumentalizzare il fatto che siamo in debito d’ossigeno. C’è chi come Arini è riuscito a gestirsi per tutto il campionato e chi no. Rispetto alla scorsa stagione abbiamo giocato molte partite in più e qualcuno ne ha pagato le conseguenze”.
(Claudio De Vito)
(A seguire la videointervista)