VIDEO/ Via Caetani, 41 anni dopo: Antonio Cornacchia, il generale che trovò il corpo di Moro

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Nove maggio 2019, quarantuno anni dopo il ritrovamento del corpo di Aldo Moro in via Caetani, Roma. Uno dei giorni più bui della storia della Repubblica Italiana. 

Lo statista democristiano fu trovato nel bagagliaio di una Renault 4 di colore rosso, dopo cinquantacinque giorni di reclusione nella “prigione del popolo” delle Brigate Rosse. Aldo Moro fu rapito il 16 marzo in via Fani e la sua scorta di cinque uomini barbaramente uccisa.

Questa mattina, nella Giornata nazionale di Memoria delle vittime del terrorismo, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha reso omaggio ad Aldo Moro deponendo una corona di alloro sotto la lapide dell’onorevole DC ed esortando a proseguire nella ricerca della verità.

Irpinianews ricorda, nel giorno dell’anniversario, quel difficile periodo storico insieme al generale dell’Arma dei Carabinieri Antonio Cornacchia, un testimone d’eccezione. Il generale, oggi in pensione, all’epoca dei fatti era al comando della prima Sezione del Nucleo Investigativo dei Carabinieri e per primo arrivò in via Caetani dove trovò il corpo di Moro.

Il generale è stato un protagonista degli Anni di Piombo: ha arrestato Vallanzasca, indagato sul caso Pecorelli, del mostro del Circeo e ovviamente ha contribuito a fare luce sull’omicidio Moro.

Ascoltato più volte durante l’ultima Commissione di inchiesta parlamentare presieduta dall’onorevole Fioroni, Cornacchia non si arrende e cerca, attraverso i suoi libri (il terzo “Airone1- Omissis” sta per essere pubblicato) e la sua esperienza personale, di far conoscere anche ai più giovani i misteri italiani.