VIDEO/ Scossa Montefredane, sopralluogo del direttore della Protezione Civile Campania Italo Giulivo

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Momenti di paura nella notte a Montefredane, dove una scossa di terremoto ha fatto rivivere alla popolazione la memoria del sisma del 1980. Nella mattinata di oggi è giunto sul posto il direttore della Protezione Civile della Regione Campania, Italo Giulivo, per un sopralluogo con il sindaco Ciro Aquino, al fine di valutare eventuali criticità e i primi danni registrati nel territorio.

«Grossa paura nei più anziani, riecheggia il sisma dell’Ottanta, mentre per i più giovani è stata una prima esperienza davvero drammatica», ha dichiarato il sindaco Aquino. «Ore concitate anche per l’allestimento di una prima tenda e di alcuni lettini nel centro sociale di Arcella e di Montefredane. Ci siamo mossi con tempestività per assicurare una prima accoglienza ai cittadini che non volevano rincasare, spaventati dalla forte scossa».

Secondo quanto riferito dal primo cittadino, nelle prossime ore sarà tracciato un bilancio complessivo. Si segnalano alcune crepe in abitazioni private, danni nel centro storico, in particolare nelle zone non ancora ricostruite dopo il sisma del 1980, e qualche caduta di calcinacci ad Arcella. «Le case comunali, quelle di proprietà dell’Acer Campania, sono già oggetto di verifiche da parte dei tecnici. Stiamo monitorando la situazione e siamo in costante contatto con la Prefettura e gli organi istituzionali», ha aggiunto Aquino.

Il sindaco ha poi lanciato un appello alla solidarietà, chiedendo maggiore attenzione per le fasce più fragili: «I bambini e le persone non autosufficienti sono sempre le più svantaggiate. Occorre una migliore organizzazione per gli allettati e per chi non ha possibilità di muoversi autonomamente. Rivolgo un appello alle misericordie e agli organi istituzionali per rafforzare questo aspetto».

Durante il sopralluogo, il direttore Giulivo ha confermato che, sebbene la scossa abbia generato «accelerazioni al suolo modeste», non si registrano danni strutturali diffusi. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza della prevenzione:
«In tema di terremoti va sempre usata la massima prudenza. L’Irpinia resta un’area ad alto rischio sismico: la dorsale appenninica rientra nella prima categoria sismica, mentre zone come Montefredane sono classificate in seconda. È fondamentale conoscere la vulnerabilità dell’edificio in cui si vive o si lavora: bisogna rivolgersi a un tecnico e far valutare la sicurezza strutturale».