Alfredo Picariello – Salgono, con oggi, ad undici i giorni dalla scomparsa di Domenico Manzo, il 69enne di Prata Principato Ultra di cui non si hanno più notizie dalla scorso 8 gennaio. Era un venerdì sera, era una serata piovosa e fredda. Domenico, per tutti Mimì, era a casa, a festeggiare il compleanno di Romina – 20 anni – la prima dei suoi due figli (l’altro è Francesco, più piccolo).
Ad un certo punto della serata, sembra dopo le 21, Domenico esce di casa per andare a fumare. Si allontana abbastanza dalla sua abitazione, perché lo hanno ripreso le telecamere di un ristorante della zona che dista più di 200 metri da dove abita la famiglia Manzo. Ed un’altra telecamere lo avrebbe ripreso mentre, più giù di altri cento metri, imboccava la strada che porta alla stazione. Poi, il nulla. Domenico da allora è scomparso. Aveva il cellulare con sé ma, sin da subito, è risultato irraggiungibile. Il telefono è scarico. Pare che lo fosse addirittura sin dal pomeriggio di venerdì. I carabinieri della stazione di Pratola Serra stanno indagando e stanno vagliando ogni particolare, anche quelli relativi all’apparecchio telefonico.
Per una settimana, i vigili del Fuoco di Avellino e della Puglia, i volontari della Misericordia, la Protezione civile, amici e conoscenti, hanno battutto tutto il territorio, arrivando fino a Benevento con ogni mezzo, alla ricerca del 69enne. Nessuna traccia. L’ultima “battuta” venerdì scorso, poi la decisione della Prefettura di interrompere le ricerche. Del caso se ne sta occupando anche la trasmissione “Chi l’ha visto” di Rai 3.
Chi è continuamente in contatto con gli inquirenti ed i figli dell’uomo disperso, è Federica Renna, l’avvocato che segue la famiglia di Prata ormai da diversi anni. “La situazione inizia a farsi davvero preoccupante”, ammette. “Nonostante questo, i figli continuano a chiedere aiuto, collaborazione, perché sono completamente soli. Lui ci teneva molto a loro, perciò è assurdo pensare ad un allontanamento volontario di Mimì. Siamo consapevoli che le ricerche sono state fatte ampiamente e su tutto il territorio, ma vorremmo che l’attenzione non calasse su questo caso, che le luci non si spegnessero del tutto”.


L’avvocato Renna è stata, forse, tra le ultime persone a sentire telefonicamente Domenico. “Abbiamo parlato venerdì mattina (l’8 gennaio, ndr), per questioni di lavoro. Dalla telefonata non è emerso nulla che potesse far pensare a quello che poi è accaduto. Non ho notato niente di preoccupante”.
Se le ricerche sono state interrotte, proseguono a ritmo serrato, invece le indagini dei carabinieri che, come detto in precedenza, non stanno tralasciando nulla al caso.