VIDEO/ Parcheggi ai disabili, l’appello di Giovanni: “Municipale ed Asl ci diano una risposta”

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Avellino resta una città off-limits per i diversamente abili, costretti a districarsi in una giungla cittadina fatta di marciapiedi occupati, barriere architettoniche e strisce gialle occupate spesso da chi non ne avrebbe diritto.

Ma a porre nuovi interrogativi sarebbe il numero di contrassegni riservati alla sosta dei disabili, sulle cui modalità di rilascio sono stati richiesti espliciti chiarimenti dal giovane Giovanni Esposito, del “Comitato costituente per i diversamente abili” di Avellino.

Sul punto, attraverso l’intercessione dell’assessore alle politiche sociali Teresa Mele, nelle scorse settimane Esposito aveva chiesto la convocazione di un tavolo tecnico che coinvolgesse la Polizia Municipale e l’Azienda Sanitaria Locale.

Un tavolo di confronto la cui convocazione tarda tuttavia ad arrivare, lasciando senza opportuni chiarimenti i diversamente abili della città.

“Abbiamo constatato che c’è un numero oggettivamente elevato di contrassegni riservati alla sosta dei disabili – dichiara Esposito – a fronte di un numero di portatori di handicap che a noi risulta minore. Da qui l’esigenza di chiedere chiarimenti alle parti in causa, per ricevere le opportune delucidazioni. Sono passati ormai quindici giorni dalla nostra richiesta – aggiunge – e nessuna risposta ci è ancora pervenuta. Capiamo che ad Avellino si assista ad un continuo susseguirsi di complicate vicende amministrative, ma questo non vuol dire che sia giusto tralasciare le questioni che toccano da vicino i cittadini, e nella fattispecie quelli che patiscono i maggiori problemi”.

“Oggi i disagi che ci troviamo ad affrontare sono tanti, come l’installazione dei pali della metropolitana leggera che occupano i marciapiedi e rendono impossibile il passaggio ai disabili. Dunque chiediamo fortemente delle soluzioni a queste problematiche, perché Avellino resta una città che non permette ad un portatore di handicap di vivere la quotidianità alla pari di un normodotato. Pertanto, vorremmo capire quanto ancora dovremo attendere, ma intanto l’impressione è che manchino sensibilità ed interesse nell’affrontare certe tematiche”.