VIDEO/ Il Procuratore di Benevento accende i riflettori sulla Valle Caudina: “Altri gruppi collegati al clan Pagnozzi”

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Marco Grasso – Arianese e Valle Caudina, il procuratore di Benevento Aldo Policastro accende i riflettori sui territori irpini più esposti al rischio di infiltrazioni malavitose. “La tutela del territorio e dell’ambiente è la priorità nell’arianese, una zona dove si investe molto e che cerchiamo di controllare nel migliore dei modi”.

“Infiltrazioni dal foggiano? Ci sono episodi criminali, ma non c’è una pressione particolare da quelle zone. L’attenzione – precisa Policastro – è rivolta anche alla microcriminalità, non solo a quella organizzata. Parliamo in ogni caso di una realtà sostanzialmente tranquilla, dove non ci sono emergenze particolari. Bisogna vigilare, essere attenti, i problemi ambientali vanno affrontati e sradicati subito. E’ l’unico modo per limitare i danni per le comunità interessate”.

“La presenza della criminalità organizzata interessa in ogni caso tutto il territorio, è una realtà dinamica che si sposta dove può fare affari. La Valle Caudina – precisa Policastro – è un’area che richiede maggiore attenzione, sono realtà vivaci anche da un punto di vista economico. Il clan Pagnozzi resta forte e strutturato e credo che altri gruppi malavitosi emergenti siano comunque collegati a loro”

La legalità è il filo rosso della mattinata di incontri e dibattito organizzata all’istituto “Manlio Rossi-Doria”, in preparazione della ventiquattresima “Giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti delle mafie”, dall’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, diretto dalla dottoressa Luisa Franzese.

L’iniziativa è stara realizzata in collaborazione con la fondazione ‘Pol.i.s’ e l’associazione ‘Libera’ rispettivamente guidate in Campania da don Tonino Palmese e Fabio Giuliani.

Al confronto erano presenti anche Emilia Noviello di Libera, Rosario Cantelmo, Procuratore di Avellino, Aldo Policastro, Procuratore di Benevento, e il prefetto Maria Tirone. “Diffondere i valori delle legalità nella scuola resta una priorità”, ha precisato in un passaggio il prefetto. “Isole felici non ne esistono più, serve la collaborazione di tutti. Affermare il principio della legalità non vuol dire essere semplicemente coscienti dell’esistenza di leggi da rispettare, ma avere consapevolezza di dover vivere ed agire in un certo modo. In questo senso diventa fondamentale il contributo della società civile”.

La dirigente dell’istituto Maria Teresa Cipriano scommette senza remore sulle nuove generazioni. “Non nascondo le difficoltà sociali che pure esistono ed il diffondersi di inquietanti episodi di violenza e micro-criminalità, ma credo che molto dipenda dagli insegnamenti che trasferiamo ai nostri ragazzi, a scuola come in famiglia”.

Un impegno costante e continuo sul fronte della formazione e dell’orientamento sul quale spinge molto anche don Tonino Palmese. “Parlare ai ragazzi è fondamentale, sono loro il nostro futuro. I principi della legalità non devono mai essere considerati scontati, ma vanno continuamente puntellati, rafforzati con esempi e testimonianze”.