Alfredo Picariello – E’ commossa, Maria Tirone. Prova a celarlo ma, soprattutto in alcuni momenti, è evidente. Il suo, però, non sembra un addio ma soltanto un arrivederci. “Ho messo gli alert, ogni giorno mi arriveranno le notizie di Avellino e dell’Irpinia anche a Roma. Continuerò a seguire questa provincia che mi ha dato tanto in termini di affetto e di calore. L’Irpinia la porterò sempre nel cuore”. Va via proprio com’era arrivata. Nel giorno del suo insediamento, a fine luglio 2017, strinse la mano a tutti gli operatori della stampa. Uno per uno. Oggi, in questo pomeriggio di inizio novembre, ha fatto la stessa cosa. “Ringrazio in primis proprio gli operatori dell’informazione. Con tutti voi ho avuto rapporti sempre sereni e leali. Avete sempre svolto un lavoro impeccabile. Mi scuso se sono stata un po’ schiva, ma fa parte del mio carattere”.
Schiva ma sempre cordiale. Oggi se ne sarebbe andata in punta di piedi, senza troppi clamori. Le nostre insistenze l’hanno convinta a convocare una conferenza stampa ad horas. Accompagnata dal suo capo di gabinetto, la dottoressa Franca Fico, è arrivata in perfetto orario all’appuntamento. Non si dice sorpresa dalla decisione del Consiglio dei Ministri di ieri sera. Maria Tirone, primo Prefetto donna di Avellino, lascia il capoluogo irpino per un nuovo, importante incarico al Viminale. “La decisione del Governo, a dire il vero, era nell’aria, quindi non sono rimasta sorpresa. In questi due anni e mezzo trascorsi in Irpinia, ho sempre cercato di fare semplicemente il mio dovere. Spero di esserci riuscita. Porterò con me a Roma tanti ricordi di questa provincia, di certo non tutti belli, perché gli errori li commettiamo tutti. Ma ho avuto modo di apprezzare una realtà genuina, con un livello culturale elevato, intenso, molto apprezzabile anche rispetto a tante altre realtà. Ho avuto rapporti di reciproca stima con tutti, dalle istituzioni ai privati, passando per le associazioni del terzo settore”.
Il suo cruccio maggiore sono le tante vertenze lavorative in atto. “Spero che nella Capitale mi giungano notizie positive riguardo la soluzione delle numerose vertenze. In qualche caso è andata bene, penso alla vertenza Aias. Ma ce ne sono tante altre. Il mio auspicio che l’Irpinia possa vivere una nuova stagione di sviluppo, perché è una terra che lo merita: è ricca di storia, di bellezze e di intelligenze. Occorre puntare molto sul miglioramento delle infrastrutture ma noto che qualcosa già si sta muovendo”.
Maria Tirone lascia l’Irpinia nel momento in cui il clan Partenio è stato decapitato con l’operazione Partenio 2.0. “Lo Stato ha fatto riabbassare la testa alla camorra, grazie alla brillante operazione dell’Antimafia e dei carabinieri. C’è stata una reazione forte e tempestiva. Ma di certo non ci si può fermare, bisogna insistere molto sulla prevenzione e sui controlli antimafia. Ma devo dire la verità, qui la squadra dello Stato funziona molto bene”. “Con la Prefettura – dice ancora – abbiamo fatto sì che riprendesso le interdittive antimafia. Io credo molto nella prevenzione”.
“All’Irpinia lascio un saluto di grande affetto, ho avuto uno splendido rapporto con tutti, anche con il mondo della scuola. In questa provincia la scuola funziona molto bene, c’è una classe docente molto impegnata e c’è un ottimo provveditore. Ma, soprattutto, ci sono delle bellissime intelligenze. Spero riescano a restare in Irpinia e, con il loro impegno e le lora capacità, mi auguro riescano a concorrere al rilancio del territorio”.
Il suo posto a Palazzo di Governo sarà preso da Paola Spena. Napoletana, arriva da Sondrio. In Prefettura dal 1987. “E’ una mia amica, nutro una profonda stima nei suoi confronti, farà molto bene. Ha avuto esperienze molto importanti, tra cui la Prefettura di Napoli, la Prefettura principe in Italia per la complessità di problemi che ogni giorno affronta. Le faccio i miei migliori auguri”.