Non una parola sullo stallo amministrativo che da mesi segna Palazzo di Città da ben prima di Natale; tutti i riferimenti, invece, sono concentrati sulla vicenda giudiziaria che lo coinvolge e che lui stesso definisce “un’ingiustizia” che sta subendo. In un video di quattro minuti postato sui propri canali social, l’ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa, torna a parlare alla città come quando indossava la fascia tricolore. “La mia – afferma – è una battaglia di giustizia e libertà, ed è per questo che la conduco.”
Le sue parole ruotano attorno alla vicenda giudiziaria che lo riguarda. “Ho dovuto sopportare inerme e inerte” – dice, usando una metafora per descrivere la sua esperienza. “Se capitasse a voi – si chiede – avreste lo stesso coraggio, la stessa forza d’animo, la stessa determinazione per superare un’ingiustizia del genere? Qualcuno potrebbe anche avere la peggio.”
Da qui la volontà di portare avanti “una battaglia di giustizia e di libertà non contro una categoria – spiega riferendosi evidentemente alla magistratura – ma contro chi eventualmente ha sbagliato e non può stavolta e mai rimanere impunito”. E qui Festa non fa nomi ma i riferimenti potrebbero essere nuovamente – come aveva già affermato nel corso dell’intervista rilasciata a Irpinia Tv – ai magistrati che si sono occupati delle indagini sul Comune di Avellino e al giudice che ha firmato le due misure cautelari nei suoi confronti: ovvero il Procuratore Domenico Airoma, il pm Vincenzo Toscano e il Gip Giulio Argenio.