VIDEO/ Emergenza idrica, l’ACS incontra i sindaci. De Stefano: “Al momento è impossibile fare di più”

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L’Alto Calore Servizi ha incontrato i sindaci irpini per affrontare la drammatica emergenza idrica che sta interessando l’Irpinia negli ultimi mesi.

Il Presidente Lello De Stefano, in un’assemblea convocata presso la sede ACS di Corso Europa, ha dunque inteso chiarire lo stato dell’arte del lavoro svolto dall’azienda, rendendosi disponibile all’ascolto degli amministratori, assieme ai quali programmare i prossimi interventi atti a scongiurare quello che si sta delineando come un vero e proprio collasso del sistema idrico irpino, soprattutto a seguito della recente rottura della pompa di sollevamento di Cassano.

Le buone notizie, per De Stefano, arrivano tuttavia dallo stravolgimento del protocollo di intesa stipulato nel 2012 tra la Regione Campania e la Regione Puglia, che dallo scorso 20 giugno prevede la ripartizione al 50% delle risorse idriche degli invasi di Cassano e di Conza, da dividere equamente tra l’Acquedotto Pugliese e l’Acs.

Per L’Alto Calore, mancano però le potenzialità economiche per il ripristino degli impianti, e la speranza resta l’intercettamento di fondi da parte degli enti. Un percorso lungo, ma da intraprendere nel più breve tempo possibile.

“Stiamo resistendo ad una situazione drammatica, sia sul piano climatologico che su quello infrastrutturale – ha affermato De Stefano – a causa delle scarse precipitazioni e delle reti idriche ormai vetuste, che raggiungono perdite del 50-60% in tutti i Comuni della provincia. A questo, si è aggiunto il guasto alla pompa di sollevamento di Cassano, che in questi giorni sta erogando almeno 1000 litri al secondo in meno”.

“La mancanza di acqua è un paradosso per la nostra provincia – prosegue De Stefano – ma a partire dallo scorso 20 giugno sembra che le istituzioni abbiano finalmente invertito la rotta dandoci un primo segnale positivo”.

“Occorre capire che l’Irpinia viene fuori da una situazione disastrosa, dovuta alla mancanza di investimenti e dal fatto che la Puglia, con grandissima intelligenza, ha approfittato per anni dell’ignoranza e della noncuranza della classe politica irpina. Dal punto di vista istituzionale dobbiamo senz’altro prenderci le nostre responsabilità, ma stiamo finalmente assistendo e contribuendo ad un cambio di marcia”.

Tra le situazioni più gravi in provincia, senz’altro quella del Comune di Monteforte Irpino, per il quale il vicesindaco Martino Della Bella ha rivolto un accorato appello al Presidente De Stefano, denunciando i gravi disagi patiti quotidianamente dalla sua cittadinanza: “La nostra posizione è estremamente delicata – ha affermato Della Bella – e credo che questa drammatica situazione sia frutto di scelte consapevolmente errate effettuate nel corso degli ultimi decenni, Nel nostro Comune viviamo una situazione grottesca e del tutto paradossale, vantando una rete idrica efficiente e la presenza di ben 3 serbatoi (di cui uno nuovissimo) che non riescono a garantirci il necessario approvvigionamento idrico. A farne le spese sono soprattutto anziani e disabili le cui richieste di aiuto ci arrivano ogni giorno, a fronte di una comunicazione di Acs totalmente inaffidabile rispetto agli orari di stop dell’erogazione del servizio idrico. Chiediamo dunque un intervento urgente, e maggiore vicinanza alla popolazione in seno all’assistenza degli utenti in caso di gravi disagi”.

Qualche chiarimento di De Stefano, anche sui disservizi patiti nel capoluogo: “Ad Avellino viviamo una nota contraddizione, perché tutti i cittadini che dipendono dal serbatoio di Contrada Cesine soffrono senz’altro i disagi maggiori. Chi abita in centro città, invece, praticamente non conosce l’emergenza. Ai cittadini, purtroppo, va detto chiaramente che questa non è una scelta dettata da nostre precise intenzioni”.

Nonostante la grave situazione debitoria, per De Stefano l’Alto Calore resta un organismo necessario:

“Continuare ad esistere ha assolutamente senso, perché siamo un’azienda storica di questa provincia. In questo momento è impossibile fare di più, ma siamo sulla strada giusta. Stiamo infatti garantendo una presenza assidua dei nostri tecnici soprattutto nelle zone colpite dai maggiori disagi, programmando assieme ai Comuni tutti gli interventi possibili. Il tutto va portato avanti con grande forza, senza abbatterci”.