VIDEO/ Avellino Calcio – Taccone sul caso Catanzaro e sul mercato

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Roma, Claudio De Vito – Li ha percorsi ancora una volta quegli scalini Walter Taccone. Tre mesi e mezzo dopo di nuovo in via Campania 47 a Roma dove la Procura Federale lo attendeva per l’audizione sul caso Catanzaro che lo vede inserito nel registro degli indagati per frode sportiva insieme al direttore sportivo Enzo De Vito.

Nel mirino delle indagini federali, su segnalazione della Procura della Repubblica di Palmi, la partita Catanzaro-Avellino del 5 maggio 2013 rispetto alla quale il patron biancoverde ribadisce la sua serenità, estesa ai tifosi scossi ancora una volta dopo la bufera calcioscommesse archiviata il 19 maggio con la riduzione della penalizzazione da tre a due punti.

“E’ andata bene, ovviamente gli atti sono secretati e non si può dire nulla – ha affermato Walter Taccone – ho risposto alle loro domande, è stata una chiacchierata. Ho detto tutto ciò che dovevo dire. Lo ribadisco oggi: i tifosi stiano tranquilli”.

Il discorso sulle indagini relative a Catanzaro-Avellino non può essere approfondito per ovvi motivi e allora il massimo dirigente dei lupi viene incalzato sul mercato: “Arriveranno un difensore e un attaccante – ha spiegato in maniera categorica – due difensori non ci servono. Se Jidayi va via perché trova una sistemazione è un conto, ma se resta arriveranno un difensore e poi una mezza punta o un attaccante. I nostri direttori stanno lavorando”.

Ieri la prima amichevole: “I giocatori stanno bene, sono felice in particolare per Molina, che mio figlio Massimiliano ha detto che ha visto molto bene: è un ragazzo giovane, sono felice che abbia superato tutti i suoi problemi. Sentirò oggi Novellino”.

Che ha fatto sapere di volere gente motivata alla sua corte con un messaggio inviato a Leonardo Morosini: “Non è vero che non vuole venire ad Avellino, sgombriamo il campo da ogni equivoco. Sta valutando altre offerte, come la nostra”.