Non è certo il primo responsabile del complicato avvio di stagione del reparto difensivo, ma Pierluigi Frattali si è subito reso conto che quest’anno sarà costretto agli straordinari più dell’anno scorso. Lo ha sperimentato tra i pali venerdì scorso contro il Brescia, che due volte con l’accoppiata Caracciolo ha tentato di piazzare il colpo del ko ricevendo per tutta risposta due riflessi straordinari.
I guizzi determinanti esibiti contro le rondinelle hanno consentito all’Avellino di conservare quantomeno l’imbattibilità inaugurata a Livorno, una magra consolazione per una squadra che necessita di un’inversione di tendenza decisa soprattutto nel rendimento del pacchetto arretrato.
“In questo momento le attenzioni sono rivolte tutte alla difesa perché sono i numeri che contano – ha ammesso Frattali – è un periodo sfortunato, al minimo errore veniamo puniti, cosa che noi non riusciamo fare con l’avversario. Dire che è colpa del reparto difensivo però mi sembra riduttivo perché si scende in campo in undici. Dovremo invertire la rotta con maggiore concentrazione perché molti gol li abbiamo subiti a difesa schierata”.
Lo scorso anno la sua porta era esposto a pericoli minori. “Non me la sento di fare paragoni – ha spiegato l’estremo difensore biancoverde – adesso c’è un modo di giocare differente. Mi sento ugualmente protetto, nelle ultime partite abbiamo trovato un equilibrio che alla prima partita con la Salernitana era venuto a mancare”.
La classifica piange ma la componente arbitrale ha influito in qualche modo. “Gli arbitri ci hanno penalizzati in molte occasioni – ha confessato Frattali. Se il gol di Trotta contro il Novara fosse stato convalidato e a Livorno non ci avessero dato il rigore contro avremmo quattro punti in più e saremmo a due punti dalla zona play-off”.
“A La Spezia vogliamo conseguire un risultato positivo, andremo lì a giocare a viso aperto senza barricate” ha detto Frattali a proposito del prossimo impegno di campionato.
