VIDEO / Alto Calore, Sinistra Italiana contro Ciarcia: “E’ ora di azzerare tutto”

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Alfredo Picariello – La bufera Alto Calore vista da Sinistra Italiana. L’istanza della Procura della Repubblica di Avellino, che ha chiesto il fallimento dell’azienda idrica per l’alta esposizione debitoria – 150 milioni di euro – della stessa, non suona come una novità per Montefusco, Santoro e Aurisicchio.

Il segretario Montefusco chiede la testa di Ciarcia e di tutto il management dell’Alto Calore e pone uno stop senza condizioni: la gestione deve restare pubblica.

Sulla questione, interviene anche Fabrizio Monaco dell’Unione Consumatori.

“Finalmente una operazione di giustizia e verità: la Procura della Repubblica di Avellino rompe gli indugi e chiede il fallimento dell’Alto Calore di Avellino.Il debito, accumulato in anni di gestioni scellerate e clientelari, di 150 milioni, di cui 80 inesigibili, ed in assenza di un piano di risanamento concreto, hanno determinato l’intervento legittimo della Magistratura”.

“L’Unione Nazionale Consumatori di Avellino plaude all’azione della Procura e della Guardia di Finanza che hanno svolto un lavoro egregio e di verità. L’Alto Calore di Avellino, negli ultimi decenni è stato al centro di diversi scandali ed inchieste e non sempre i responsabili che hanno contribuito al disastro finanziario hanno pagato. L’Unione Consumatori di Avellino chiede che la Magistratura vada fino in fondo alla vicenda e che i  veri responsabili, una volta tanto, in questo Paese, paghino di tasca propria, salvaguardando utenti e lavoratori dell’azienda”.