“Vi scongiuro fateci trovare almeno il corpo di Mimì: io continuo a cercarlo”. Emilio Manzo è il fratello di Domenico, il 71enne di Prata Principato Ultra scomparso la sera dell’8 gennaio 2021. Da 18 mesi, ormai, la sua vita è cambiata, così come quella di tutta la famiglia. Emilio si è messo sulle tracce di Mimì sin dal primo momento, battendo in lungo e in largo, palmo a palmo, tutto il territorio – e non solo – dove il fratello è stato visto per l’ultima volta, quel raggio d’azione compreso tra la stazione ferroviaria di Prata e la basilica dell’Annunziata.
Questa mattina, su decisione della Procura, carabinieri, vigili del fuoco e carabinieri forestali hanno di nuovo rastrellato alcune zone e si sono spinti anche verso il depuratore di Prata, un luogo che non è “coperto” da telecamere. Nei giorni successivi l’8 gennaio, Emilio avrebbe controllato anche le vasche del depuratore ma, di Mimì, nessuna traccia.
“Mio fratello l’ho cercato giorno e notte – dice Emilio – E continuo a farlo, non mi arrendo. Non si sa mai, il suo corpo potrebbe essere ancora da queste parti. O, almeno, qualche elemento utile: il telefonino, il portafogli, i documenti. Gli è stato fatto sicuramene del male, è stato ucciso, perché non aveva nessun motivo per togliesi la vita. Oggi che il tutto è stato compiuto, chiedo a chi sa, di farci trovare almeno il corpo. Fateci la carità, fate un’opera buona per una famiglia disperata”.
A seguire le operazioni di questa mattina anche le sorelle di Mimì, Filomena e Lucia, la figlia Romina – indagata per sequestro di persona – ed il suo legale, l’avvocato Federica Remma.
“Stiamo lottando e lotteremo fino alla fine per sapere cosa è accaduto”, dice Lucia. “Ci fa piacere che le autorità abbiano impresso una svolta alle indagini. Noi siamo qui a cercare il corpo di nostro fratello e non per cercare visibilità. Chi lo ha fatto, lo ha fatto scomparire davvero bene. Mi appello a chi sa qualcosa; anche in forma anonima, ci dica cosa è successo quella sera”.
“Mio fratello lo sogno tutte le notti – dice ancora Lucia – . E’ sotto un canale e da lì mi chiama con il braccio. Me lo sento, Domenico è qui, è ancora a Prata, il suo corpo è vicino a noi”.