Verso le regionali – Petitto: contro di me esponenti di bassa caratura politica che vogliono imporre il loro pensiero

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Il giorno dopo l’inaugurazione del comitato elettorale di Solofra – in cui ha evidenziato che “ci sono candidati che, per timore di essere scalzati, fanno di tutto per metterci in difficoltà” – Livio Petitto, candidato alle elezioni regionali con la lista “Davvero – Sostenibilità e diritti”, fa chiarezza sui destinatari dei suoi attacchi.

I suoi strali erano rivolti tutti ai candidati della lista ufficiale del Partito Democratico?

“È una fase delicata: all’inizio di questa campagna elettorale avevo augurato a tutti, al di là dello schieramento e del pensiero, una corretta campagna elettorale, soprattutto nel rispetto degli elettori e del momento storico che il Paese sta attraversando. Purtroppo, così non è stato: è mancata l’onestà intellettuale e, temo, manchi ancora. Stanno provando a ostacolare con ogni mezzo questo percorso elettorale. Fino a che attaccano me va bene, ma non tollero che vengano attaccati i componenti della lista Davvero: si tratta di professionisti pronti a spendersi per l’Irpinia.

In questa prima fase della campagna elettorale, abbiamo assistito soprattutto ad una guerra intestina all’interno della coalizione di centrosinistra. E’ come se tutti fossero già certi della vittoria, tanto da pensare esclusivamente a prevalere sugli alleati per guadagnarsi un seggio nel parlamentino regionale. E’ così?

“Si. In realtà, ancora oggi molti danno per certa la loro vittoria. Questo mi lascia esterrefatto. La politica è confronto, umiltà, analisi degli scenari, ascolto delle comunità e delle singole esigenze e, soprattutto, programmazione. Noi lavoriamo a una nuova classe dirigente, che parta dalla base, dalle quotidiane difficoltà e operi attraverso una politica di sviluppo sociale ma in linea coi parametri comunitari. Lasciamo che gli altri già godano della loro vittoria. Personalmente, rispetterò la scelta degli elettori.

Oggi, Repubblica ha riportato la notizia secondo la quale il Governatore Vincenzo De Luca sarebbe indagato dalla Procura di Napoli per abuso di ufficio e truffa. Pensa che questa indagine possa influire in qualche modo sulla competizione elettorale?

In Italia accade spesso. Chi mastica la politica prevede anche queste variabili. De Luca è un Governatore capace di bilanciare scelte importanti per il Paese e questo è noto a tutti. La Magistratura farà la sua parte e agli inquirenti impegnati giunga la mia fiducia e quella delle persone oneste che credono nella giustizia. Persone oneste come il Governatore De Luca.

Facciamo un passo indietro: lei è candidato con la lista civica Davvero, ma è stato a lungo in ballottaggio con Michelangelo Ciarcia per entrare nello schieramento ufficiale del Partito Democratico. C’è stata, però, una levata di scudi contro di lei anche da parte degli altri candidati. E’ solo un problema di voti? Livio Petitto sarebbe stato scomodo perché con il suo consenso avrebbe messo in discussione l’elezione degli uscenti Rosetta D’Amelio e Maurizio Petracca?

A una domanda non si risponde mai con un’altra domanda, ma mi dica lei: ha mai sentito di un episodio simile nella storia politica italiana? Due candidati che minacciano il ritiro della candidatura nel caso la scelta fosse ricaduta su Livio Petitto. Un fatto senza precedenti, che ci fa capire quanto bassa sia la caratura politica di certi profili che impongono il loro pensiero ad ogni costo. Io non ho interessi, affari, poltrone o scadenze da rispettare. Sono un cittadino tra i cittadini. Un politico che si spende per la gente e che cerca energie giovani per un solo interesse: l’Irpinia. Questo fa paura, talmente tanta paura da rendere le notti insonni e funeste a chi ha scritto lettere di minacce aspettando l’alba.

Lei continua a dire che – dopo il voto per le regionali – si avvierà una fase di rinnovamento del Partito Democratico. Non era il caso di avviarla già prima delle elezioni regionali? Crede davvero che gli elettori democratici possano ritrovare entusiasmo solo dall’accantonamento dei soliti noti?

Il Partito Democratico vivrà un forte collasso interno in questa tornata elettorale: lo dicono i sondaggi. A me dispiace molto, mi creda. Per questo, la fase di rinnovamento sarà fisiologica. Sono un progressista ma ho un forte rispetto per chi si è speso per il partito: quando sarà il momento, faremo capire a qualche “saggio” o “saggia” che il tempio degli scribi accoglie consiglieri, non decisori. Lasciamo che sia il popolo a decidere del proprio futuro e del futuro di questa terra.