Il Palio della Botte quest’anno non ci sarà.
La tradizionale competizione di stampo medievale, che si tiene ogni anno nel mese di Agosto, lungo le strade cittadine, è stata annullata all’ultimo momento a causa dei tentennamenti dell’Amministrazione Comunale che non è riuscita in tempi rapidi a dare risposte al promotore dell’iniziativa, Don Emilio Carbone.
“Il mio non vuole essere un comizio contro un sindaco, un assessore, o un consigliere comunale – precisa il parroco della Chiesa di Costantinopoli -, perché non ho appartenenze politiche, ma voglio cogliere l’occasione per mettere in luce una situazione che si ripete da anni”. Nel mirino di Don Emilio c’è il tentativo da parte delle amministrazioni che si sono succedute di ostacolare continuamente l’iniziativa: “Il Palio della botte fa parte del patrimonio collettivo di una comunità e tale deve restare, non permetterò a nessuno, né a qualche politico, né a qualche imprenditore di appropriarsene. Perché se questi sono i presupposti il Palio non si può fare. Posso comprendere le difficoltà con cui lotta quotidianamente la macchina amministrativa, ma dire sì o dire no ad un’iniziativa è un diritto e un dovere di chi governa, omettere non rientra tra questi diritti. Non accetto né sotterfugi, né soluzioni per temporeggiare”.
La manifestazione prevede da sempre la partnership del Comune di Avellino che stanzia un contributo di 15mila euro, quest’anno, però la pratica per il finanziamento è stata firmata soltanto lunedì mattina, troppo tardi per mettere in piedi un evento di questa portata. “I soldi ci sono – aggiunge Don Emilio -, il problema è che la pratica che ho presentato agli uffici comunali a un certo punto si è bloccata. Soltanto ieri mattina è stata apposta la firma, ma ora noi quei soldi non li vogliamo. A questo punto mi chiedo come è possibile che i piccoli Comuni riescono a mandare in porto grandi iniziative? Non credo che la città di Avellino sia meno ricca di Monteforte, Mercogliano o Pratola Serra. C’è la tendenza a voler demolire ciò che c’è di buono, ma noi non ci arrenderemo e se questi sono i presupposti il Palio della Botte nei prossimi anni lo faremo da soli con la collaborazione di chi vuole costruire nell’interesse della comunità”.
Non ci sarà spazio per la sfida tra i bottai, ma per tenere alto il significato religioso dell’appuntamento il 12 agosto il corteo sfilerà in costume per portare i fiori alla Madonna dell’Assunta.
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