Irpiniambiente ha sollecitato al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ed al presidente della Commissione Regionale Sanità, Vincenzo Alaia, la somministrazione dei vaccini anticovid, agli operatori della raccolta e del trasporto rifiuti, in considerazione dell’esposizione al rischio contagio.
Nella nota inviata, il management della società ha chiesto la disponibilità a riconoscere ai propri dipendenti lo status di ambito professionale a maggior rischio, fermo restando le priorità individuate dal Governo.
La richiesta inoltrata ai vertici regionali segue quanto già evidenziato dalle associazioni di categoria al Governo, che hanno sottolineato come il settore dell’igiene urbana, dei servizi ambientali e della gestione rifiuti possa essere annoverato tra i comparti con elevata esposizione al rischio contagio, nonché di maggiore rilevanza strategica, in considerazione della necessità di assicurare costantemente il regolare funzionamento del servizio.
Irpiniambiente ha inoltre già anticipato la capacità autonoma di predisporre gli opportuni presidi organizzativi e logistici presso le proprie sedi, con l’obiettivo di semplificare e accelerare la somministrazione dei vaccini qualora fosse garantito l’approvvigionamento.
“Riteniamo – afferma il direttore generale, Armando Masucci – che il settore in cui operano i dipendenti della società debba essere considerato ad alto rischio contagio, ma oltretutto va scongiurata la diffusione del virus tra i dipendenti, in quanto le attività di raccolta e gestione dei rifiuti devono essere garantite senza soluzione di continuità e scongiurare focolai di infezione negli ambienti lavorativi. Una sicurezza – osserva Masucci – che può essere data solo dalla profilassi vaccinale, fermo restando che l’attenzione che il management aziendale, sin dalla prima emergenza del marzo 2020, è sempre stata massima e continua, con uno sforzo nel reperimento dei dispositivi di protezione che è stato garantito con la distribuzione di centinaia di migliaia di mascherine ed altri dispositivi di protezione individuale volti a scongiurare il contagio tra i dipendenti, unitamente al ricorso allo smart working, laddove è stato possibile, al fine di limitare la presenza negli uffici ed una particolare attenzione per i soggetti “deboli” e con patologie pregresse presenti nella dotazione organica dell’azienda”.
A riprova delle attività di screening e volte al contrasto della diffusione del virus, proseguono le attività di monitoraggio ai dipendenti con la somministrazione dei tamponi, sempre su base volontaria. Nei prossimi due giorni, infatti, la società ha programmato l’effettuazione di altri 146 test antigenici.
Dall’inizio dell’emergenza, Irpiniambiente ha effettuato oltre 800 test ai propri dipendenti in tutte le sedi, con cadenza periodica.
Oltre 180 mila, invece, sono state le mascherine distribuite ai dipendenti e la fornitura delle stesse continua ad essere cospicua e costante.
“Va dato atto – aggiunge il direttore Masucci – anche ai dipendenti, di aver osservato in maniera coscienziosa e responsabile tutte le norme che già dal marzo 2020 la società ha diffuso, su indicazione degli organi preposti. Il comportamento dei dipendenti a tutti i livelli, sia in ambito lavorativo che nelle attività quotidiane private è stato improntato alla massima prudenza ed all’osservanza delle direttive a tutela della salute pubblica. Riteniamo – conclude Masucci – che una campagna vaccinale, dopo aver assicurato la somministrazione dei vaccini alle altre categorie professionali e sociodemografiche, non possa non tenere in considerazione prioritaria i lavoratori del nostro settore”.