Udc, Pionati non è più portavoce. Si spacca il partito nazionale

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Roma – Francesco Pionati non è più il portavoce dell’Udc nazionale. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, la disponibilità del deputato irpino di guardare verso il centrodestra e in contrasto con le direttive dei vertici nazionali. Lorenzo Cesa, segretario nazionale l’ha sostituito con Antonio De Poli, già dirigente del partito che fa parte della segreteria politica. Un fulmine a ciel sereno, che apre a nuovi e stimolanti scenari in vista delle elezioni del 2009. E non è escluso che nell’Udc si possa aprire una frattura, insanabile, per molti, proprio sulle scelte da fare. Un partito che conta in Parlamento più di trenta deputati, che potrebbe assottigliarsi. All’interno si stanno già organizzando per voltare le spalle ai vertici nazionali in primis a Casini e Cesa che punterebbero tutto sull’accordo con il centrosinistra. Un boccone amaro, per chi ha sempre lottato contro il centrosinistra, una scelta che l’elettorato non capirebbe. A questo punto, il serrare le fila, e l’idea di creare un gruppo autonomo in Parlamento, semmai aderendo al Popolo della Libertà. Ma bisogna fare i conti con i numeri. Molte segreterie politiche in Italia, consiglieri regionali, sono propensi a lasciare da soli la triade verticistica Casini, Cesa, Mazzoni. Anche in Sicilia, roccaforte dell’Udc, non si respira una bella aria, le ultime mosse dei vertici, non sarebbero state digerite e quindi molti si sono resi disponibili a lasciare il partito. La resa dei conti è soltanto all’inizio e anche in Irpinia potrebbero esserci nuovi contraccolpi all’interno del partito di Casini.

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