Avellino – Udc allo sbando? Ne è certo l’ex segretario provinciale dell’Udeur e attuale figura di spicco dell’area cristiano-sociale dello scudo crociato, Nino Musto. “Navighiamo a vista, senza avere punti di riferimento. Si parla di Costituente di centro… ma le notizie che giungono in periferia sono molto lontane da quelle nazionali”. L’obiettivo sarebbe quello di creare un punto di ritrovo per i centristi e per tutti i moderati che credono fermamente nella democrazia. E mentre in città si brancola nel buio, la macchina organizzativa nazionale è già al lavoro. Lunedì, 23 giugno, presso l’Hotel Santa Chiara di Roma, i massimi esponenti dell’Udc (compreso Ciriaco De Mita) daranno ‘corpo’ e ‘anima’ al nuovo soggetto politico dei moderati italiani che fanno riferimento al Partito Popolare Europeo. “Un progetto importante ma complesso da attuare, soprattutto quando si parla d’Irpinia. Nascerebbe una Costituente di che? Una nuova Unione di Centro? Già esiste”. Tre anime distinte in cerca della propria identità che faticano a capirsi. “Un vero e proprio marasma” lo etichetta Musto. “Una dirigenza inadeguata in questo momento”. Troppe le divergenze. Troppi i dubbi che rischiano di rallentare l’intero iter e di schiacciare il partito dalle forze egemoniche berlusconiana e veltroniana. Un andamento lento, per dirla alla Tullio De Piscopo, probabilmente causa di un matrimonio troppo frettoloso. Per il momento, però, non si parla di divorzio. “Sosterremo Francesco Pionati nella corsa a Palazzo di Città – continua l’ex sindaco di Pietradefusi – ma il nostro appoggio va alla persona Pionati non alla dirigenza”. La vera sorpresa, invece, riguarda le elezioni provinciali. La componente cristiano-sociale correrà con una lista propria. “Una scelta consapevole – precisa Musto – in linea con il percorso politico portato avanti in questi anni, lontana da rimpianti e proiettata verso un nuovo corso fatto di idee, valori e certezze”. Bando alle nostalgie, dunque, Musto non rinuncia all’ironia e se da una parte non commenta il nuovo progetto targato Giuditta, dall’altra pizzica l’ex Guardasigilli. “Pensavo di assistere ad una puntata di Zelig – commentando la trasferta di Mastella in città – invece sembrava una scena tratta dal film di Stephen King, ‘A volte ritornano’”. (di Marianna Morante)
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