Una donna di Treviso, impiegata nella pubblica amministrazione della sua città si prostituiva durante i permessi per malattia che chiedeva all’ente. La donna attraverso inserzioni, anche sul web, si definiva quarantenne discreta disponibile a ricevere amici in zona Treviso Nord.
I sospetti dell’attività della donna sono nati agli inquilini del condominio dove riceveva, che avevano notato un notevole andirivieni di uomini estranei al palazzo. Oltretutto l’appartamento, a quanto sapevano i condomini, era di un uomo. Dopo una serie di lamentele sono scattate le indagini degli inquirenti che hanno iniziato a constatare dapprima che in quell’appartamento si svolgevano incontri di sesso a pagamento e successivamente, approfondendo, che la donna era in realtà un’insospettabile impiegata di un ente pubblico.
Ulteriori indagini hanno fatto rilevare che la donna era solita prendere lunghi permessi per malattia e proprio in quei periodi si dedicava alla sua seconda attività. Fra l’altro l’appartamento dove sono avvenuti gli incontri è di un uomo, conoscente della donna, che avrebbe prestato la sua casa consapevole di ciò che accadeva. L’uomo è accusato di favoreggiamento della prostituzione.
Le reazioni della pubblica amministrazione si sono fatte sentire immediatamente chiedendo il licenziamento. Queste le parole del presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro: “La vicenda ha soprattutto un risvolto morale. Una dipendente pubblica ha garanzie economiche, non lo fa perchè ha bisogno di soldi, ma per arricchirsi, è una questione di credibilità della persona. Non ho dubbi: è da licenziare immediatamente“.
Redazione Irpinia
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