Torre Annunziata, operazione anticamorra: arrestate 12 persone del clan “Quarto sistema”

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Brillante operazione condotta dalla Squadra Mobile, dai carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata e agenti del Commissariato di Torre Annunziata che hanno dato esecuzione a un’ordinanza ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 12 persone gravemente indiziate di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento, porto e detenzione di materiale esplodente, tutti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di affermare la supremazia di un nuovo clan in Torre Annunziata, denominato “Quarto sistema” o “Sauriell – Scarpa”. L’ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica- Direzione Distrettuale Antimafia.

Il nuovo clan si è posto in aperto e dichiarato contrasto con i clan storicamente egemoni sul territorio (Clan Gionta e Gallo Cavalieri).

Le indagini hanno avuto inizio lo scorso 12 febbraio a seguito di alcuni episodi di esplosione di colpi d’arma da fuoco a Torre Annunziata e Boscoreale verso le porte delle abitazioni di alcuni pregiudicati ed in Piazza Giovanni XXIII a Torre Annunziata. Episodi non denunciati alla polizia che, però, ha comunque appreso dello scontro in atto tra un gruppo di giovanissimi legati al clan Gionta ed esponenti del gruppo del Penniniello, composto da pregiudicati tutti residenti nell’omonimo quartiere di Torre Annunziata.

Successivamente, le indagini sono state intensificate a seguito del ferimento, avvenuto lo scorso 24 marzo, del pregiudicato Alfonso Scoppetta, cugino di Domenico Balzano, leader del sodalizio criminale.

Le sinergiche attività investigative, condotte dal Commissariato di Polizia e dal Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, coordinate dalla Procura della Repubblica – DDA di Napoli, hanno consentito la rapida acquisizione di importanti elementi probatori utili ad individuare l’esistenza e la composizione di un sodalizio criminale che ha l’obiettivo principale di acquisire l’egemonia nelle attività estorsive condotte ai danni di imprenditori operanti sul territorio.

In tale contesto, tra l’altro, è attribuibile a questo gruppo anche l’attentato con esplosione di una bomba carta ai danni della rivendita di autovetture “AD Cars” avvenuto lo scorso 5 giugno.