Terzo mandato, presentato Ddl: nuove speranze per i sindaci irpini

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Una nuova speranza per i sindaci al terzo mandato. Ieri mattina la senatrice del Pdci Manuela Palermi ha presentato alla Camera una proposta di legge che sarà portata anche in Senato per eliminare la disposizione contenuta nell’articolo 51 del Tuel. Una motivazione concreta, quella del capogruppo del Pdci, persuasa che “i sindaci dei Piccoli Comuni lavorano ogni giorno sotto lo stretto e diretto controllo di una attenta ed esigente opinione pubblica, che non permette errori né accentramenti di potere. Tra l’altro nei piccoli centri la formazione di una classe politica di qualità passa sicuramente anche attraverso l’esperienza e la formazione amministrativa che può consentire lo sviluppo e la crescita di queste realtà che spesso si trovano in difficoltà nel reperire valide alternative al sindaco uscente”. In questi comuni, dunque, la limitazione influirebbe in maniera determinante sull’efficiente e corretta amministrazione dei medesimi, rischiando di disperdere l’esperienza accumulata da quei soggetti, ormai dotati di comprovate capacità gestionali della cosa pubblica, spezzando la continuità dell’azione amministrativa. Assoluta contrarietà, invece, per il terzo mandato nei grandi centri, dove il terzo rinnovo renderebbe più rilevante il rischio di “un consolidamento personalistico di potere”. Evidentemente un presagio da tempo avvertito dal primo cittadino di Casalbore Eugenio Salvatore che lo scorso 10 gennaio, data in cui il Tribunale di Ariano Irpino emise la dichiarazione di decadenza nei suoi confronti, ammise di confidare in un intervento legislativo. Qualora, infatti, la nuova normativa dovesse entrare in vigore entro l’estate, Eugenio Salvatore resterebbe a pieno titolo ad occupare la poltrona di primo cittadino. Un bagliore di speranza che potrebbe, dunque, cambiare all’improvviso le sorti dei tre restanti sindaci irpini.

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