Svolta “Mancini”, la Provincia avvia l’iter per la messa in sicurezza della palestra

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Marco Grasso – Dissequestro del Liceo Mancini, la Provincia accelera. Come anticipato nei giorni scorsi dal presidente dell’ente di Palazzo Caracciolo Domenico Biancardi, nel corso dell’ultimo confronto tecnico con il professore Bruno Calderoni, la Provincia è intenzionata ad affidare al più presto i lavori per la messa in sicurezza della palestra, lato ex Amabile.

L’ente di Palazzo Caracciolo ha infatti avviato l’iter con una determina in cui si precisa “di dare corso agli accorgimenti tecnici necessari ad impedire il crollo del solaio del corpo C (la palestra, ndr) ed a escludere ogni fattore di collaborazione sismica tra l’interfaccia comune tra tale porzione dell’immobile ed il corpo B (la storica sede di via De Concilii)”.

L’obiettivo è tornare rapidamente nelle disponibilità dell’edificio di via de Concilii, sotto sequestro da oltre un anno e mezzo, in modo da essere operativi per l’inizio del nuovo anno scolastico. L’attenzione è tutta rivolta verso la palestra: la scuola del resto, in base a quanto stabilito nell’ordinanza del Riesame del 29 novembre scorso, è a posto sotto il profilo statico.

I lavori dovrebbero durare non più di un mese, per un impegno di spesa, già stanziato in bilancio, di circa 350mila euro. Una volta completato l’intervento, la Provincia presenterà istanza di dissequestro con l’auspicio di tornare alla normalità per l’inizio del prossimo anno scolastico. Un obiettivo decisamente ambizioso, visti i tempi ristretti e l’imminente arrivo delle ferie estive, destinate in ogni caso a rallentare l’iter.

L’alternativa, sollecitata a più riprese da docenti, studenti e genitori, è di individuare un altro plesso in grado di ospitare tutti gli oltre 1200 studenti del “Mancini” in modo evitare quantomeno un altro scolastico dislocato fra tre diverse sedi.

Una possibile alternativa potrebbe essere l’Ipia Amatucci di via Ferrante. L’ipotesi circola già da diversi giorni, anche se c’è un ostacolo decisamente complicato da aggirare. La scuola sarebbe infatti disponibile solo per l’anno scolastico 2020-2021, per cui per gli oltre 1200 studenti si tratterebbe di vivere un altro anno di ordinaria emergenza.

Il prossimo anno scolastico l’istituto di via Ferrante dovrebbe infatti essere smembrato. Ci sarebbe da fare ancora un anno di reggenza, perché oramai inevitabilmente sottodimensionato, per poi passare, eventualmente, al “Mancini”.

Un’ipotesi fattibile, ma non esattamente in linea con le richieste e gli auspici dei docenti e degli studenti del Mancini. Ecco perché la Provincia ha deciso di puntare tutto (o quasi) sul dissequestro e sul recupero della sede storica di via De Concilii.