Marco Imbimbo – La sua discesa in campo è un ritorno alla vita amministrativa. Carmine De Lucia, candidato sindaco con la lista “Summonte sì” proverà a sottrarre lo scettro a Pasquale Giuditta, primo cittadino da due mandati di fila.
“Sono stato vice sindaco dal ‘98 al 2008, quando alla guida c’era Marotta – spiega De Lucia. Poi mi sono allontanato dalla vita amministrativa. In questi anni, purtroppo, Summonte è diventata una vetrina per pochi. Sotto la pressione di tanti amici, ho deciso di candidarmi”.
Tutto nasce, dunque, dalla volontà di invertire un trend che si sarebbe sviluppato negli anni: “C’è uno scarso coinvolgimento dei cittadini, possiamo dire che tutte le decisioni vengano prese in una stanza da una sola persona. Più che un’amministrazione, sembra un feudo come lo definiscono in molti”, spiega De Lucia denunciando la gestione del sindaco Giuditta.
Nel caso in cui dovesse diventare sindaco, ci sarà un cambio radicale nel paese. “Innanzitutto io e il mio vice rinunceremo alle nostre indennità che, per un paese come Summonte, rappresentano un bel tesoretto – spiega il candidato sindaco. Le mettiamo a disposizione delle casse comunali per risolvere i problemi di chi ha bisogno”.
E poi ci sarà il coinvolgimento totale della comunità nella vita amministrativa: “Daremo vita a gruppi tematici per portare in Comune i vari problemi che ci sono e risolverli in maniera collettiva”.
Altro punto cardine del suo programma è il recupero delle zone non centrali, relegate a ruolo di periferia di Summonte. “Le aree di Starze ed Embriciera sono state completamente abbandonate – denuncia De Lucia. Il centro viene presentato come una vetrina di Summonte, ma il nostro territorio è bello tutto. Il paese non è solo la zona del castello. Ci sono anche le zone di nuovi insediamenti, anche lì è Summonte e vanno coinvolte nella vita del paese, insieme ai loro abitanti”.