Rivitalizzato dal blitz di Chiavari e da un mercato contraddistinto da otto operazioni in entrata e dieci in uscita, il Foggia ospita l’Avellino nel deserto del “Pino Zaccheria”. Le porte chiuse sono penalizzanti per la squadra rossonera e Giovanni Stroppa non fa nulla per nasconderlo.
“Rappresentano una difficoltà oggettiva per noi – ha ammesso – peccato perché siamo abituati a giocare con almeno diecimila spettatori in casa dalla nostra parte”. Rammarico a parte, i tre punti sul terreno amico sarebbero di vitale importanza per una squadra che fatica in casa.
“Vincere domani ci consentirebbe di dare continuità al nostro cammino e di tornare a gioire nel nostro stadio” ha aggiunto il trainer dei satanelli che tra le mura amiche ha brindato per l’ultima ed unica volta in questa stagione lo scorso 13 ottobre con il Perugia (2-1). Soltanto 8 dei 25 punti in classifica conquistati in casa.
“Non dobbiamo pensare all’emergenza dell’Avellino che resta una squadra agguerrita e di categoria – ha spiegato Giovanni Stroppa parlando dell’avversario – nelle difficoltà viene fuori il carattere”. Il tecnico rossonero dovrà fare ancora a meno di Davide Agazzi a centrocampo e di Marco Zambelli sulla fascia destra. Si va verso la conferma degli interpreti di Chiavari nell’oramai consueto 3-5-2 con Francesco Nicastro a sostegno di Fabio Mazzeo in avanti