Marco Imbimbo – “Liberi e Uguali non è un accrocchio elettorale, è un progetto che andrà avanti anche dopo il 4 marzo”. Giancarlo Giordano, candidato alla Camera allontana subito i sospetti sul progetto LeU. Questa mattina, il deputato uscente, ha presentato la squadra messa in campo per le prossime elezioni: Ida Iasi e Andrea Mongillo al proporzionale per il Senato; Antonio Caggiano e Anna Maria Pascale all’uninominale per il Camera, rispettivamente Ariano Irpino e Avellino; Alfredo Cucciniello, uninominale al Senato.
“Le nostre candidature sono concepite in modo da rappresentare la società. Mentre negli altri partiti c’è un quadro molto confuso come testimoniano le loro candidature, che in realtà mi fanno sorridere”. Liberi e Uguali mette al centro della loro azione le politiche del lavoro, alla ricerca di una svolta. Si comincia con “il superamento dei bonus senza senso come gli 80 euro o i 500 euro dati a tutti sul mondo dei saperi. Bisogna puntare sulla possibilità di mettere mano a tanti piccoli cantieri di cui questo Paese ha bisogno come il risanamento ambientale o rischio idrogeologico e sismico. Per rimettere in moto sia la spesa pubblica che l’economia di questo Paese basterebbe iniziare con l’investire in questo settore”. Prima di tutto, però, bisognerà fare i conti con il Movimento 5 Stelle e quei sondaggi che lo danno in forte ascesa. “Non mi sorprende – spiega Giordano – che ora ci sia questo tendenza, ma mi sorprenderebbe se arrivasse così forte fino alla fine anche viste le candidature nei nostri collegi”.
A proposito di candidature, nel presentare la sua Giordano ribadisce: “Non dirò chi sono, ma voglio dire chi non sono: non sono il nipote di un ex presidente del Consiglio; non sono un sindaco di centro calato dall’alto a destra; non sono un imprenditore che si inventa politico perché deve cambiare tutto all’improvviso come se venisse da Marte; non sono un imprenditore con evidenti conflitti di interesse, come alcuni cantieri in città”. Liberi e Uguali si rivolgerà ai “delusi”, sottolinea Giordano, ma prima bisognerà ricucire lo strappo interno con l’area che fa capo a Francesco Todisco: “Auspico un’unità d’intenti – spiega Giordano – quando si mette in piedi qualcosa di nuovo è normale che le ambizioni ci siano e si possano scontrare, ma è una fase alle spalle. Ci sono i candidati di tutti le forze politiche che sono confluite in Liberi e Uguali, spero che tutti, con senso di responsabilità, vadano a votare per un progetto che può mettere ordine in questo confuso quadro politico”.
Alfredo Cucciniello, si definisce come uno che proviene “dalla società civile, mi sono sempre occupato di varie tematiche da quelle riguardanti ai diversamente abili, all’acqua pubblica, l’accoglienza. In Liberi e Uguali ho trovato il partito che rappresenta i temi a me cari”. Per Andrea Mongillo, LeU è l’unica formazione in campo che “rappresenta il centrosinistra, a differenza di quel Pd che fa il patto del Nazareno con Berlusconi o attua politiche sul lavoro che aumentano la precarietà”. La campagna elettorale di Liberi e Uguali sarà improntata sul “parlare a tutti e non ai pochi della nostra provincia”, spiega l’avvocato Anna Maria Pascale. Mentre Ida Iasi che sottolinea di essere da sempre di sinistra e antifascista, spiega come la sua presenza in Liberi e Uguali sia naturale: “Il mio impegno concreto in politica nasce con Possibile e oggi LeU è l’unico vero progetto politica di sinistra. Metteremo al primo posto le vertenze irpine, dal lavoro all’ambiente”. Diversa, invece, la provenienza politica di Antonio Caggiano che si definisce “un indipendente, ma mi candido all’interno di un gruppo che ha idee e programmi. L’Irpinia è la provincia con il Pil più basso d’Italia, dobbiamo invertire la rotta. Vorrei un territorio dove tutti siano veramente liberi e uguali”.