Stop ai treni dell’Eav Baiano-Napoli, Comitato presenta un’esposto

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Un esposto alla Procura della Repubblica contro la nuova chiusura della linea Eav Baiano-Napoli. Quello presentato questa mattina alla stazione dei Carabinieri di Avella dal Comitato dei pendolari E(A)Vtiamolo. A darne notizia in una nota il presidente del comitato pendolari E(A)Vitiamolo Salvatore Alaia e il portavoce Luigi Peluso. “In data odierna- si legge nella nota- abbiamo provveduto a depositare il nostro esposto/denuncia relativamente alla sospensione per oltre quattro mesi del servizio ferroviario sulla linea vesuviana Napoli Baiano presso la locale stazione dei Carabinieri di Avella”. E hanno aggiunto: :Ringraziamo per la disponibilità, la professionalità e la gentilissima attenzione che il Comandate della Stazione dei Carabinieri di Avella Luogotenente Marchitielli Giovanni ci ha dedicato.Ringraziamo inoltre tutti coloro che si sono resi disponibili ad avallare questa azione del comitato come persone informate dei fatti”. Cosa espongono alla Procura i rappresentanti del Comitato: “L’esposto rende edotta la Procura della Repubblica di Napoli dei fatti, minuziosamente descritti, relativi alla chiusura per la seconda volta in otto mesi della linea ferroviaria Napoli Baiano in un periodo in cui l’anno scolastico è ancora in corso, dove le industrie agroalimentari del territorio sono nel pieno delle attività creando enormi disagi ai fruitori del servizio ferroviario essenziale per la mobilità locale.Abbiamo inoltre rappresentato l’inesistenza della necessità e urgenza dei lavori al cavalcavia di Nola e che è mentoniera la motivazione per la quale il servizio ferroviario oggetto di sospensione fosse scarsamente utilizzato con foto che testimoniano il contrario”. Infine: ” si è rappresentata l’inadeguatezza ed insufficienza del servizio sostitutivo sia per numero dei mezzi che per la capienza degli stessi, sia per la mancata copertura di tutte le fermate che effettuavano i treni. Confidiamo nell’azione delle autorità competenti affinché, qualora vi siano responsabilità oggettive penalmente perseguibili, diano corso all’azione che la legge impone”.