Stadi vuoti e pay TV: come sono cambiate le abitudini dei tifosi

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Il mondo del calcio italiano, nell’ultimo anno, è stato letteralmente travolto dal Covid e ancora oggi si trova a doversi adeguare alle restrizioni imposte per contenere il rischio di contagio. Per il momento, con una terza ondata in arrivo secondo molti esperti, sarebbe impensabile ipotizzare di riaprire gli stadi al pubblico ed i tifosi ne sono consapevoli. Proprio loro anzi, gli appassionati di calcio, stanno dimostrando di rimanere fedeli alla propria squadra del cuore seppur in modo diverso rispetto al solito. Da quando gli stadi sono stati chiusi al pubblico, sono cambiate molte cose nelle abitudini dei tifosi che si sono spostati dal campo vero e proprio al mondo virtuale. Non a caso nell’ultimo anno si è registrato un boom di abbonamenti alle pay TV e in molti hanno iniziato a scommettere in rete. Sono nati siti specializzati in pronostici ma anche in informazioni sui bookmaker, vedi altre guide online sui migliori portali.

Insomma, se il calcio in sé è rimasto lo stesso perché i campionati non si sono fermati, ad essere cambiato in tempi di Covid è stato soprattutto il tifo, che adesso è virtuale.

Niente stadio: la partita si guarda in TV

Con l’impossibilità di andare allo stadio, i tifosi si sono ormai abituati dopo un anno di Covid a seguire le partite da casa. Le pay TV hanno registrato un vero e proprio boom non solo di abbonamenti ma anche di accessi. D’altronde, di alternative ad oggi non ne esistono e chiunque voglia vedere il match della propria squadra del cuore è obbligato a seguire questa strada. Purtroppo per il momento non si intravede all’orizzonte la possibilità che gli stadi vengano riaperti al pubblico. È ancora presto e sarebbe troppo rischioso.

L’assenza dei tifosi negli stadi però si sente e va ad incidere in modo netto sulla stessa esperienza di gioco. Alcune squadre di serie A hanno trovato giovamento da tale condizione, mentre per altre giocare a porte chiuse è stato deleterio. Senz’altro, questa nuova modalità di gioco a porte chiuse ha influito anche sui risultati: il fattore “casa” ormai non ha più ragione di esistere perché poco cambia tra il disputare un match nel proprio campo o in trasferta.

L’eco dello stadio vuoto in tempi di Covid

Ad impressionare gli stessi tifosi, soprattutto all’inizio, è stata l’assenza di cori durante le partite. Adesso i match si guardano da casa, come si faceva spesso anche prima del Covid, ma sono completamente diversi da prima. Le voci di giocatori e mister si sentono per tutta la partita e sembrano riecheggiare all’interno di uno stadio che è vuoto, come un magazzino abbandonato.

Ai tifosi tutto questo non è passato inosservato: è cambiato il modo di assistere ad una partita, perché non si sente più il calore della gente adesso. Sembra di seguire un allenamento piuttosto che ad un match ufficiale e dovremo abituarci ancora per un po’ a questa situazione, perché nulla cambierà nelle prossime settimane. La speranza, naturalmente, è per tutti quella di tornare alla normalità il prima possibile.