Sperone: Marco Alaia e company abbandonano i DS

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SPERONE – I Ds di Sperone in fuga verso lo Sdi. Mister 8 mila voti alle regionali scorse, Marco Alaia insieme all’intera maggioranza compreso il sindaco Salvatore Alaia abbandonano la Quercia. Critica la loro posizione nei confronti di un partito “sordo”. “In seguito ad un’attenta e ponderata analisi politica – si legge nel documento a firma dei segretari di sezione, dei membri del direttivo, del sindaco di Sperone – si è constatato che i contenuti politici e le situazioni in essi rappresentanti sono ancora oggi validi e rispecchianti l’odierna situazione politica territoriale. Del resto a nulla sono valse le assemblee programmatiche tenute sul territorio provinciale ed in particolare del baianese, giacchè, al di là della mera enunciazione di proposte, idee e progettualità nulla è stato fatto o posto in essere, facendo diventare, di fatto, dette assemblee, una farsa politica avente come unico fine quello di offrire all’opinione pubblica in grado di affrontare le problematiche del territorio. Di contro, però ci siamo trovati di fronte ad un partito che ha pensato solamente a dividersi e lacerarsi nel proprio interno (non è mai decollato il coordinamento delle unità di base per aree territoriali) e dentro il centrosinistra, interpretando la politica al solo fine dell’occupazione degli enti di servizio, perdendo di vista le potenzialità, gli interessi e le necessità della cittadinanza irpina”. Il tutto “ha creato il disaffezionamento e l’allontanamento dal partito: i Ds in provincia di Avellino contano poco più di 1800 iscritti, contro gli 8 mila di quanto vi era il glorioso Pci. A ciò si aggiunga che la situazione politica territoriale si è ulteriormente deteriorata ed aggravata a seguito delle scelte operate dalla dirigenza provinciale dei Ds all’indomani delle elezioni del 13 giugno scorso.

Dette scelte ci consegnano un partito appiattito sulle vecchie logiche del centralismo democratico, incapace di mostrarsi riformista e innovativo, rimanendo asservito e succube del piano politico provinciale di maggioranza relativa ed alle sue scelte egemoniche”. Per quanto riguarda la situazione esclusivamente di Baiano e Sperone “i dirigenti dei Ds di Avellino, con un’ingiusta e quantomai ingiustificata politica di attacco sotterraneo ed ostinato contro i Ds di Sperone, mirante al sovvertimento dell’amministrazione locale ed alla totale emarginazione politica dei rappresentanti locali dei Ds, che al contrario, godono del pieno appoggio e della stima incondizionata della popolazione sia speronese che del mandamento. Abbiamo altresì constatato che con questa guerra fratricida, i nostri amici della direzione provinciale, politica ed istituzionale, di Avellino stanno aiutando l’ascesa di altri partiti, pur di raggiungere il loro obiettivo, ossia il completo isolamento dei Ds di Sperone e la loro distruzione, mentre avrebbero dovuto elogiarli per il notevole apporto elettorale, che ha consentito al partito provinciale di frenare l’emorragia di voti e permettere l’elezione dei candidati diessini nei vari collegi. Pertanto constatata la sordità di tutti i dirigenti, l’assemblea degli iscritti dell’Unità di base di Sperone denunciano la fuoriuscita dal partito di tutti gli iscritti, ivi compreso l’intero Gruppo consiliare di maggioranza ed il sindaco, espressione massima”. Da qui il passaggio nello Sdi. “Ce ne siamo andati – dice Marco Alaia – nel partito che offriva maggiori condizioni di vivibilità e che era più vicino all’area di appartenenza”.

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