Sperone – E’ confermato per mercoledì 22 ottobre alle ore 10.00 presso l’aula consiliare del Comune di Sperone l’ incontro con padre Alex Zanotelli, missionario dei Comboniani, da sempre impegnato con la sua opera e con la sua presenza nei territori più deboli ed emarginati per realizzare quelle condizioni di pace e di giustizia sociale.
L’iniziativa è stata fortemente sostenuta dal sindaco di Sperone Salvatore Alaia per parlare di acqua, una questione di portata universale che investe i diritti e i destini dell’umanità e di cui i governi hanno la responsabilità di occuparsene.
All’incontro saranno presenti anche i ragazzi della scuola media di Sperone cui viene rivolta costantemente l’attenzione al fine di sensibilizzarli su una tematica di forte impatto sociale oltre che meramente didattica. Per l’occasione gli studenti guidati dalla prof.ssa Chiara Napoletano – responsabile del plesso di Sperone – e da alcuni docenti, esibiranno i propri elaborati con i quali verranno evidenziate le ricerche su questa risorsa nobilissima e preziosissima che nel mondo occidentale pare non ricevere adeguata importanza visti gli sprechi che se ne fanno.
L’acqua è un bene per l’intera umanità, un patrimonio della gente e bisogna evitare che questo bene sia oggetto di monopolio da parte dei governi che da questo bene traggono nutrimento per alimentare e foraggiare il potere e l’egemonia.
“La presenza di Padre Alex Zanotelli alla manifestazione del 22 ottobre costituirà una importante ed eccezionale testimonianza perché la sua esperienza personale potrà realisticamente fornire un quadro dello stato di bisogno della gente che soffre per mancanza di acqua e che nel terzo millennio è costretta a morire di sete. – cosi esordisce il sindaco di Sperone – che aggiunge Il nostro concetto di civiltà stride fortemente con l’indifferenza della nostra società incapace, forse volutamente, di affrontare e risolvere una questione che oggi riguarda l’intera umanità. Ritengo che occorra prendere seriamente coscienza del problema dell’acqua perché ciò equivale a preoccuparsi di uno dei diritti primari dell’uomo, della sua dignità e del suo essere. L’acqua non è una merce ma un diritto di tutti e nel nome di questo diritto occorre realizzare la cultura della legalità e della solidarietà applicando, laddove necessario, quel principio di sussidiarietà avulso da ogni logica e strumentalizzazione politica. Questo è il tempo delle sfide dell’uomo per l’uomo perché dalla consapevolezza di oggi ci sarà la sopravvivenza di domani”.
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