Speculazioni da Coronavirus, Pignataro: “Ecco come difendersi”

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“Per la legge è reato vendere a prezzi alti speculando sul Coronavirus. I commercianti e fornitori che, approfittando della forte domanda di determinati prodotti (mascherine, igienizzanti e guanti) aumentano i prezzi per guadagnarci sulle vendite compiono manovre speculative e quindi sono perseguibili ai sensi dell’articolo 501 bis ( Manovre speculative su merci) che prevedono come pena la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 516 a 25.822 euro.”

Non ha mezzi termini il dottore Salvatore Pignataro, Direttore del Centro Studi dell’Associazione Nazionale Esperti in Sicurezza Pubblica e Privata, Presidente regionale dell’Associazione Italiana Criminologi per l’Investigazione e la Sicurezza, socio ordinario dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi guidata dall’ex generale dei Carabinieri Luciano Garofano (settore scientifico: Scienze Investigative) e componente dell’Associazione Italiana Consulenti di Intelligence e Security.

“Tra l’altro sarebbe buon uso per i cittadini conservare gli scontrini relativi all’acquisto di mascherine, gel disinfettante ed esibirli alle forze dell’ordine, o alla Guardia Di Finanza, come probabilmente è già avvenuto in molti casi, per denunciare e fare verificare soprattutto il margine relativo al rincaro della merce incrociando i costi dei prodotti fatturati e quelli venduti al dettaglio o all’ingrosso. Nonostante la battaglia delle associazioni dei Consumatori in Italia, – continua Pignataro – anche in provincia di Avellino, sarebbero state effettuate numerose segnalazioni e denunce per contrastare questi fenomeni. In molti esercizi commerciali, il prezzo delle mascherine e gel è lievitato del 1500% e questo credo sia assurdo ai danni soprattutto dei poveri cittadini. Alcuni articoli che prima dell’emergenza costavano due euro, sono lievitati fino a diciotto o euro, nonostante in molti casi è stato verificato che le aziende abbiano venduto molti prodotti al prezzo di costo, il rincaro sarebbe avvenuto con la vendita al dettaglio. Oltre a questo, l’articolo 501 bis del codice penale, prevede la procedibilità di ufficio in caso di flagranza verificata direttamente dagli agenti e ufficiali di polizia giudiziaria che possono anche effettuare il sequestro dei beni ( ai sensi dell’art. 253 c.p.p.). L’eventuale condanna comporta anche l’interdizione dell’attività commerciale o industriale.”

Come ti spiegherò nel corso di questo articolo, esiste un’apposita disposizione del codice penale che punisce le manovre speculative su merci: in pratica, chi favorisce l’aumento dei prezzi al fine di trarne profitto rischia il carcere fino a tre anni. Affinché scatti questa sanzione, occorre che la speculazione sul Coronavirus sia fatta in modo tale da provocare volontariamente la penuria di merci necessarie a fronteggiare il virus, allo scopo di poter vendere a maggior prezzo i prodotti di cui si è in possesso. Non ti è chiaro quanto detto sinora? Prosegui nella lettura per comprendere quando è reato vendere a prezzi alti speculando sul Covid-19.

Speculazione su merci: quando è reato?

Abbiamo detto che le manovre speculative su merci costituiscono reato; cerchiamo ora di essere un po’ più precisi, calando questo delitto nella realtà concreta e, soprattutto, rapportandolo all’emergenza Coronavirus.
Secondo la legge, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 516 a 25.822 euro chiunque, nell’esercizio di qualsiasi attività produttiva o commerciale, compie manovre speculative ovvero occulta, accaparra od incetta materie prime, generi alimentari di largo consumo o prodotti di prima necessità, in modo atto a determinarne la rarefazione o il rincaro sul mercato interno.

Dunque, secondo la legge commette reato chi, esercitando un’attività commerciale di qualsiasi tipo, compie condotte volte a causare penuria di prodotti alimentari o di prima necessità, ovvero il loro aumento del prezzo.
In estrema sintesi, il codice penale punisce colui che, in qualsiasi modo, faccia sparire dal mercato i prodotti più richiesti in un determinato momento storico ovvero ne determini l’aumento dei prezzi.

Speculare sul Coronavirus: è reato?

Speculare sul Coronavirus diventa reato se commercianti e rivenditori, approfittando della crescente richiesta di beni utili a contrastare l’epidemia (mascherine, disinfettanti, farmaci, ecc.), si adoperano per aumentare i prezzi di tali prodotti, magari nascondendoli o accaparrandosene grandi quantità al fine di farli sparire dal mercato e detenerne praticamente l’esclusiva.