In merito alla nota a firma del segretario provinciale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) trasmessa all’Azienda “Moscati” e agli organi di informazione, nella quale si evidenziano delle criticità al Pronto Soccorso della Città Ospedaliera, il Direttore Generale Angelo Percopo ritiene opportuno fornire alcune precisazioni.
“La Direzione Strategica – spiega il manager -, sempre consapevole del sovraffollamento che si registra periodicamente al Pronto Soccorso, sta lavorando su più fronti per cercare di ridurre le criticità.
Occorre innanzitutto tenere in considerazione che gli sforzi fin qui compiuti, pur nei limiti delle assunzioni possibili, hanno comunque fatto registrare una aumento della capacità qualitativa e quantitativa di risposta del Pronto Soccorso, nonché una riduzione dei tempi di attesa”.
Per quanto riguarda il personale, infatti, nonostante dallo scorso anno a oggi sia cessato il rapporto – per quiescenza o trasferimento – di 7 medici e 6 infermieri, si è immediatamente provveduto a reintegrare e ad aumentare il numero degli operatori (due gli infermieri in più), benché l’Azienda fosse stata autorizzata ad assumere solo l’80% di tutti i dipendenti cessati; è inoltre in fase di completamento la procedura per la nomina del primario.
In merito ai tempi di attesa in Pronto Soccorso, il raffronto di attività tra il primo trimestre 2017 e il primo trimestre 2018 restituisce un miglioramento complessivo anche per l’aumento del numero dei ricoveri, come si evince dai dati riportati in calce al presente comunicato.
“Ciò non significa – aggiunge il manager – che l’obiettivo sia stato raggiunto”.
Il Direttore Generale auspica pertanto una fattiva collaborazione da parte di tutti i soggetti, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, in qualche modo interessati a migliorare l’organizzazione del Pronto Soccorso dell’Azienda “Moscati”.
“Come è stato fatto all’indomani dell’accorpamento del Presidio “Landolfi” di Solofra – propone Percopo – istituirò un tavolo di lavoro dedicato, coinvolgendo, tra l’altro, i medici di Medicina Generale e l’Ordine dei Medici, per recepire eventuali proposte che possano contribuire a raggiungere il comune intento di garantire alla cittadinanza una risposta di cura immediata e adeguata e a monitorare in maniera trasparente e condivisa l’attività del Pronto Soccorso”.
Il Direttore Generale conclude evidenziando che comunque il miglioramento dell’emergenza “deve necessariamente passare attraverso una riorganizzazione complessiva dell’intera rete provinciale, avviando un rapporto di forte sinergia tra tutte le diverse strutture sanitarie presenti sul territorio”.