Solofra – Esce salva la posizione dei dipendenti dell’ impianto depurativo della Codiso, dall’ incontro tenuto ieri mattina in Prefettura tra i sindacati Cisl – Uil – Cgil, il presidente dell’ente depurativo, il Prefetto, il gen. Mario Camassa rappresentante del nuovo soggetto attuatore a cui è affidata la gestione della depurazione dell’ Alto Sarno ed il sindaco di Solofra Antonio Guarino. Il passaggio dei lavoratori dall’ente depurativo di via Carpisani al nuovo soggetto attuatore ha rispecchiato, dunque, i crismi dettati dall’ OPC n° 3494. La Codiso ha comunicato al sindacato che questo passaggio dovrebbe avvenire rispettando l’ art. 47 legge del 29.10.90 n° 428, cioè quella relativa ai trasferimenti di azienda. Ottemperando alle disposizioni di legge, il sindacato ha chiesto un incontro alla Codiso ed al gen. Camassa affinché si possa esperire congiuntamente il passaggio dei lavoratori. “Va precisato – spiega il segretario provinciale della Femca – Cisl, Antonio Olivieri – che il sindacato nello scorso aprile aveva comunicato al Commissario Delegato, per il superamento dell’ emergenza del fiume Sarno, gen. Roberto Jucci, su sua richiesta, la posizione al riguardo, precisando che le procedure avrebbero potuto essere attuate attraverso l’ art. 2112 del Codice Civile nonché nel rispetto del vigente CCNL Federambiente art 6. Tale posizione allo stato attuale è in parte stata superata. I livelli occupazionali non sono stati minimamente messi in discussione in quanto l’ordinanza parla di un semplice subentro. Ci aspettiamo, dall’ incontro tra Camassa e Codiso, che venga chiusa la partita e che ai lavoratori vengano garantiti i diritti acquisiti senza alterazione alcuna del rapporto di lavoro e conservando la data di anzianità pregressa”. Fugata quindi ogni ombra di perdita del posto di lavoro per i dipendenti della Codiso. (di Dante Grimaldi)
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